La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ha annunciato l'introduzione in Italia della prima sandbox regolamentare dedicata al settore FinTech. L'iniziativa, che fa seguito a quanto disposto dalla legge del 28 giugno 2019 n. 58 di conversione del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, c.d. "Decreto Crescita", ha visto la cooperazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze con Banca d'Italia, Consob e IVASS:

"Si tratta di un'iniziativa innovativa e rappresenta un importante passo avanti per la digitalizzazione del Paese. Per la prima volta, infatti, l'Italia si dota di una sandbox regolamentare, uno spazio protetto dedicato alla sperimentazione digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo.

La sperimentazione consentirà agli operatori FinTech di testare soluzioni innovative, potendo beneficiare di un regime semplificato transitorio e in costante dialogo con le autorità di vigilanza: Banca d'Italia, Consob, IVASS.

Allo stesso tempo, le autorità responsabili per la regolamentazione potranno osservare le dinamiche dello sviluppo tecnologico e individuare gli interventi normativi più opportuni ed efficaci per agevolare lo sviluppo del FinTech, contenendo già in avvio la diffusione di potenziali rischi."

Per accedere alla sandbox, gli operatori dovranno presentare alle autorità di vigilanza competenti progetti innovativi legati al settore bancario, finanziario o assicurativo, che "arrecano benefici per gli utenti finali o contribuiscono all'efficienza del mercato." Questi progetti dovranno inoltre essere in uno stato sufficientemente avanzato per la sperimentazione, nonché sostenibili dal punto di vista economico e finanziario.

La finestra temporale per l'invio delle richieste di ammissione alla sandbox sarà definita entro il mese di settembre. Sul sito web delle varie autorità è inoltre già presente un punto di contatto per l'avvio delle interlocuzioni informali con gli operatori.

A giugno Paolo Savona, Presidente della CONSOB, si è espresso in merito alla quasi totale mancanza di regolamentazioni per le criptovalute in Italia, in quanto questo vuoto giuridico consente ai criminali di usare gli asset digitali per attività illecite.

La scorsa settimana l'istituzione ha pubblicato un avviso contro Binance Group, nel quale dichiarava che l'azienda non era autorizzata a fornire servizi di investimento in Italia. Il giorno successivo, il popolare exchange di criptovalute ha annunciato che "con effetto immediato" gli stock token non sarebbero più stati disponibili all'acquisto sulla piattaforma.