Quando Bitcoin (BTC) si avvicina a zone di resistenza decisive, solitamente i trader sono piuttosto scettici, e la crescita del 7,7% che ha portato l’asset a toccare il livello degli 11.000$ non è stata un’eccezione.

Non tutti i movimenti positivi spostano gli indicatori tecnici verso livelli di ipercomprato, ma in genere provocano un certo aumento per quanto riguarda il volume, e il sentiment nel mercato dei future potrebbe passare da neutrale a rialzista. I mercati dei derivati sono particolarmente sensibili alle inversioni di trend a causa della leva finanziaria.

Ieri, mentre il prezzo di Bitcoin si avvicinava a 11.000$, Cointelegraph ha avvertito di non aspettarsi troppo dalla mossa, in quanto il rigetto a questo livello avrebbe potuto tradursi in una forte contrazione.

Analizziamo il più recente movimento di prezzo culminato nella chiusura a 10.960$ di ieri.

Grafico a 4 ore di BTC/USD

Grafico a 4 ore di BTC/USD. Fonte: TradingView

Durante l’aumento dell’8%, il prezzo non ha trovato molta resistenza. Gli 11.000$ sembrano più una barriera psicologica che un livello di resistenza, ma attualmente non ci sono segnali di ottimismo da parte dei trader in seguito alla recente ripresa.

Prendendo in considerazione gli ultimi tre giorni, gli indicatori dei derivati e il rapporto long/short netto dei migliori trader dovrebbero essersi spostati coerentemente. Quindi, il posto migliore per iniziare la nostra analisi è il mercato dei future su BTC.

Il funding rate di Bitcoin rimane leggermente ribassista

L’ottimismo da parte dei compratori dovrebbe riflettersi nel funding rate dei contratti future. Questi contratti future perpetui, conosciuti anche come inverse swap, presentano una commissione integrata per l’utilizzo del margine.

In gran parte degli exchange, solitamente i funding rate vengono regolati ogni 8 ore. Se i compratori stanno usando più leva finanziaria dei venditori, il funding rate sarà positivo, quindi saranno i compratori a pagarlo. L’opposto avviene quando i venditori di contratti future (short) richiedono più margine.

Non tutte le bull run si traducono in un funding rate positivo. Tuttavia, è molto insolito che movimenti positivi avvengano durante periodi in cui questo tasso è negativo.

Anche se non vengono create posizioni aggiuntive durante una bull run, la liquidazione degli short-seller causerà l’aumento del funding rate, in seguito al calo della domanda dei trader per short con leva, ma in genere è anche accompagnato dall’apertura di posizioni long da parte dei compratori.

Funding rate degli swap perpetui su Bitcoin

Funding rate degli swap perpetui su Bitcoin. Fonte: Skew

I dati rappresentati sopra mostrano un breve momento di ottimismo nella giornata del 2 settembre, quando il funding rate è passato in campo positivo prima del crollo che ha spinto il prezzo sotto gli 11.000$. Da allora, l’indicatore è rimasto negativo, e non ci sono segnali rialzisti all’orizzonte.

Le variazioni nelle commissioni tra -0,05% e +0,05% sono considerate abbastanza normali e, di conseguenza, costituiscono un indicatore neutrale. Questo equivale a una differenza compresa tra -1% e +1% a settimana, quindi minima se non mantenuta per un periodo prolungato.

Il volume debole pesa sul sentiment tra i trader

Il volume è uno degli indicatori indiscutibili, che si tratti di analisi tecnica o fondamentale. Qualsiasi movimento significativo non accompagnato da un’attività di trading notevole diventa dubbio nella percezione dei trader e degli analisti.

Media a 7 giorni del volume aggregato di Bitcoin

Media a 7 giorni del volume aggregato di Bitcoin. Fonte: Messari

I dati di Messari mostrano un volume aggregato di Bitcoin a 2,15 miliardi di dollari per il 15 e il 16 settembre. Pur essendo maggiore del 13% rispetto alla precedente media a 7 giorni, è ancora molto lontano dai livelli di picco a 3 miliardi di dollari registrati nel corso degli ultimi due mesi.

Si tratta di un altro forte segnale secondo cui il rialzo di BTC iniziato una settimana fa sembra svanire invece di raccogliere forza per la continuazione verso i 12.000$.

Binance fornisce dati in merito al rapporto netto tra posizioni long e short dei migliori trader sulla sua piattaforma. Si tratta di un indicatore eccellente per determinare se i trader professionali sono rialzisti o ribassisti.

OKEx ha un indicatore leggermente diverso, che misura il sentiment tra i top trader. Considerando la differenza tra le metodologie, è opportuno monitorare i cambiamenti in entrambi gli indici invece di fare riferimento a numeri assoluti.

Sentiment tra i top trader e rapporto long/short netto

Sentiment tra i top trader e rapporto long/short netto. Fonte: OKEx, Binance

I migliori trader di Binance Futures rimangono ancora net long, anche se l’attuale rapporto di 1,12 è la cifra più bassa registrata dal 25 luglio (8 settimane fa). Un trend simile è visibile nel parametro di OKEx sul sentiment tra i top trader, che è diminuito a 0,80 dal picco di 1,18 segnato il 3 settembre.

Questi indicatori rinforzano l’analisi su volume e funding rate, dimostrando una mancanza di forza alla base della recente ripresa di BTC dalla zona dei 10.000$.

Inoltre, occorre sottolineare che questi indicatori non presentano assolutamente nessun segnale ribassista. Invece, il mercato mostra che i trader sono leggermente increduli o semplicemente non interessati a partecipare ai livelli attuali.

I punti di vista e le opinioni qui espressi sono esclusivamente dell’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.