Secondo quanto riferito da Cointelegraph Japan il 14 febbraio, la Japan Association of New Economy (JANE) ha chiesto alla Financial Services Agency (FSA) di ridurre l'attuale aliquota d'imposta per il reddito relativo alle criptovalute,

Guidata da Hiroshi Mikitani, amministratore delegato del colosso dell'e-commerce Rakuten, la JANE avrebbe inviato una proposta all'autorità di regolamentazione finanziaria del paese chiedendo loro di tassare le criptovalute secondo le regole della tassazione progressiva, piuttosto che di quella generale.

Secondo l'articolo, il reddito derivante dal trading di criptovalute è attualmente tassato al 55 percento. Imporre una tassazione progressiva sui tali guadagni si tradurrebbe in un'aliquota del 20%, la stessa applicata ai mercati azionari e forex. L'associazione ha anche chiesto alla FSA di non imporre alcuna imposta sulle transazioni cripto-cripto.

Nella proposta, la JANE ha inoltre esortato il regolatore giapponese a non danneggiare l'innovazione imponendo una regolamentazione restrittiva sull'industria delle criptovalute. Nello specifico, le proposte della JANE si riferiscono ai processi di liquidazione delle initial coin offering (ICO), ai servizi di custodia di criptovalute e al trading di derivati basati su asset virtuali.

Rakuten, conosciuta come "l'Amazon giapponese", ha recentemente annunciato una revisione della sua struttura aziendale, creando una nuova divisione per la parte relativa ai pagamenti che include anche delle attività di business relative al mondo cripto. La società ha intenzione di rebrandizzare la propria divisione loyalty, Spotlight Inc., in una nuova entità chiamata Rakuten Payment, che gestirà anche un exchange di criptovalute.

Nel frattempo, il 12 gennaio FSA ha rivelato che il processo di revisione delle licenze relative alle attività che operano nel settore cripto verrà completato entro sei mesi, a partire dalla data di pubblicazione dell'annuncio.