Il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria (METI) del Giappone ha aperto un proprio ufficio per le politiche Web3 presso la Segreteria del Ministro. La nuova entità si impegna a riunire i dipartimenti responsabili della finanza industriale, della fiscalità, del sistema aziendale e quelli che si occupano di media e contenuti, sport, moda e altre industrie dell'intrattenimento. 

L'annuncio del 15 luglio specifica che la missione del nuovo ufficio sarà quella di rafforzare il quadro di riferimento per l'esame delle questioni relative allo sviluppo imprenditoriale nel Web3:

"Dato che alcuni imprenditori che svolgono attività legate al Web3 stanno lasciando il Paese per cogliere opportunità all'estero, è necessario accelerare le decisioni per sviluppare un ambiente imprenditoriale in Giappone".

Secondo il comunicato, lo sviluppo del contesto imprenditoriale per il Web3 includerà anche la formulazione di linee guida. Pertanto, il "Web3 Policy Office" potrebbe diventare qualcosa di più di un semplice organo di consulenza.

A luglio, l'Università di Tokyo, nota anche come Todai, ha annunciato la prima serie di programmi di studio che si svolgeranno nel Metaverso. I corsi saranno aperti a tutti: dagli studenti delle superiori agli adulti che lavorano.

Altre applicazioni degne di nota del Metaverso in Giappone, negli ultimi mesi, includono 29 scuole di formazione professionale nell'ambito della NSG College League di Niigata, che hanno tenuto la loro cerimonia di consegna del 2022 nel Metaverso e il lancio di un servizio di supporto virtuale per hikikomori sulla piattaforma SecondLife.

Nonostante questi vivaci sviluppi nel Web3, le autorità di regolamentazione giapponesi potrebbero presto regolamentare più severamente il settore crypto. Parlando con i giornalisti il 18 luglio, una fonte senza nome "vicina sia all'industria che al governo" ha dichiarato che l'esperimento di autoregolamentazione delle criptovalute non sta funzionando