Stando a quanto riportato mercoledì 21 febbraio da Asahi Shimbun, Zaif, piattaforma di exchange di criptovalute con sede in Giappone, ha ammesso che un "malfunzionamento di sistema" avrebbe permesso ad alcuni utenti di "acquistare" gratuitamente Bitcoin per un valore di svariati trilioni di Dollari.

In un annuncio ufficiale rilasciato martedì 20 febbraio, Zaif ha spiegato che, in data 16 febbraio, per 18 minuti gli utenti hanno potuto scambiare Yen per valuta virtuale... ad un tasso di cambio di 0 Yen per ogni moneta.

Asahi Shimbun afferma che sette diversi utenti sono riusciti ad ottenere criptovalute gratuitamente, ma la piattaforma di exchange è riuscita ad annullare per tempo le transazioni illecite.

Un acquirente avrebbe addirittura tentato di scambiare 2.200 trilioni di Yen, circa 20 trilioni di Dollari, per Bitcoin prima che il problema venisse risolto. Per dare un'idea riguardo all'assurdità di tale transazione, basti pensare che al momento il market cap del Bitcoin, vale a dire il numero di monete in circolazione moltiplicato per il valore di ogni unità, è di circa 180 miliardi di Dollari.

Ma i messaggi su Twitter di Zaif mostrano ulteriori critiche da parte degli utenti, che si sono lamentati riguardo alla velocità del servizio e alla quasi totale mancanza di supporto.

Le ultime difficoltà per Zaif arrivano invece proprio dal governo giapponese, che ha imposto più severi controlli normativi per gli exchange in seguito all'attacco informatico ai danni di Coincheck, che ha portato al furto di oltre 530 milioni di Dollari.

Nonostante gli errori legati alla sicurezza, il sistema di licenze implementato in Giappone nell'aprile del 2017 è stato accolto in maniera molto positiva dagli appassionati di criptovalute del paese.

Secondo quanto riportato recentemente da Cointelegraph, gli exchange approvati dal governo daranno vita ad un gruppo autoregolamentato, anche se molti dettagli sono ancora da definire.

A gennaio di quest'anno infatti, il distributore online Overstock ha rivelato che un glitch avrebbe permesso ad alcuni utenti di scegliere tra Bitcoin e Bitcoin Cash come opzioni di pagamento, mantenendo tuttavia intatte le cifre dei prezzi.