Un altro legislatore giapponese ha richiesto lo sviluppo di uno yen digitale. Kozo Yamamoto, a capo della commissione per la ricerca sui sistemi bancari e finanziari del Partito Liberaldemocratico giapponese, ha dichiarato che il Paese dovrebbe lanciare uno yen digitale entro due o tre anni.

Come riportato da Reuters, Yamamoto crede che i piani per la realizzazione di una Central Bank Digital Currency (CBDC) dovrebbero essere inclusi già nelle linee guida del governo di metà anno. L'uomo ha infatti spiegato che le valute digitali potrebbero diffondersi rapidamente nelle economie emergenti e in questo modo aiutare la Cina, che sta lavorando da tempo ad una CBDC, ad avanzare la propria egemonia.

Per tale motivo, secondo Yamamoto il Giappone dovrebbe rapidamente sviluppare uno yen digitale:

"Prima è, meglio è. Elaboreremo proposte da includere nelle linee guida governative, nella speranza che venga lanciata entro due o tre anni. [...] Se ogni nazione riuscisse a controllare il flusso di denaro con una propria valuta digitale, sarebbe possibile prevenire grandi oscillazioni nei momenti di crisi e in tal modo stabilizzare l'economia."

Le osservazioni di Yamamoto fanno seguito a quelle di Akira Amari, ex ministro dell'economia e del membro del partito attualmente al governo, secondo il quale il Giappone dovrebbe emettere al più presto una CBDC per contrastare l'imminente yuan digitale cinese.

Il Giappone è interessato alle criptovalute

I legislatori giapponesi hanno recentemente invitato il governo a discutere di valute digitali durante il G7 di quest'anno. Inoltre Masayoshi Amamiya, vicegovernatore della Bank of Japan, ha affermato che l'istituzione dovrebbe essere pronta a emettere una CBDC qualora la domanda da parte del pubblico dovesse aumentare:

"La velocità delle innovazioni tecniche è incredibile. A seconda di come le cose si evolveranno nel mondo dei sistemi di pagamento, in Giappone la domanda per una CBDC potrebbe notevolmente aumentare. Dobbiamo essere pronti a rispondere a tale domanda, se ciò dovesse accadere."

Nel frattempo, pare che la Banca Popolare cinese abbia già completato il design del layer principale della propria criptovaluta nazionale.