Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, si sente minacciato dal modo in cui il settore delle criptovalute sta rivoluzionando i sistemi di pagamento: lo ha affermato il venture capitalist multimilionario Kevin O'Leary durante un panel alla conferenza Converge22.

O'Leary ha spiegato che uno dei maggiori problemi nel sistema finanziario tradizionale è l'eccessiva complessità di alcune operazioni: è così che le banche traggono profitto dalle commissioni di transazione. A suo parere, la diffusione su larga scala delle stablecoin potrebbero portare a una riduzione delle commissioni in tutto il mondo:

"Non si tratta di speculazioni sul prezzo degli asset, si tratta di ridurre le tariffe alla base delle economie di tutto il mondo. Le stablecoin sono un sistema più trasparente, più produttivo, completamente verificabile e regolamentato, ma anche meno costoso. Jamie Dimon si sente minacciato? Fa bene, le stablecoin mettono a rischio uno dei modi principali con cui fa soldi."

O'Leary ha inoltre svelato che i fondi pensione degli Stati Uniti vorrebbero aggiungere le criptovalute ai propri portfolio d'investimento, ma sono ancora in attesa di regolamentazioni chiare:

"I fondi sovrani e le nazioni ricche di petrolio riescono a generare 250.000$ ogni 12 ore. Ma l'unico luogo sul pianeta in cui puoi far apprezzare tali asset è l'S&P; e l'unico modo per farlo è rispettare le regole della SEC.

Fino a che non saranno introdotte regolamentazioni chiare, queste entità non compiranno una sola azione che potrebbe andare contro la SEC."

Secondo O'Leary, un cambiamento normativo nell'approccio degli Stati Uniti agli asset digitali porterebbe a un apprezzamento immediato del 10% di tutte le criptovalute. I legislatori statunitensi stanno lavorando a un disegno di legge per regolamentare le stablecoin, che potrebbe essere introdotto già entro la fine dell'anno.