Il giudice Analisa Torres ha accolto la richiesta della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti a depositare una mozione per presentare un appello interlocutorio nella causa contro Ripple Labs. Il 9 Agosto la Commissione ha inviato una lettera alla Torres, affermando che la sua decisione potrebbe avere ripercussioni su molti procedimenti giudiziari in corso.

Secondo la legge statunitense, un appello interlocutorio si verifica quando la sentenza di un tribunale viene impugnata mentre altri aspetti del processo sono ancora in corso. La decisione consentiva alla SEC di presentare una mozione entro il 18 Agosto per richiedere l'autorizzazione a portare il caso alla Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Second Circuit. Ripple potrà presentare opposizione alla mozione. 

La decisione arriva qualche ora dopo l'opposizione di Ripple Labs ad un eventuale ricorso in appello. I legali di Ripple hanno presentato tre argomentazioni in opposizione alla richiesta della SEC.

In primo luogo hanno sostenuto che un appello richiede una pura questione di diritto e che la richiesta della SEC non solleva nuove problematiche legali che debbano essere esaminate. Inoltre, hanno dichiarato che l'affermazione della SEC relativa alla sentenza errata del tribunale non è sufficiente e che un appello immediato non farà progredire il procedimento di risoluzione del contenzioso.

Nota: la richiesta di appello (anche se accolta) non cambia il fatto che XRP non è una security. Questo non è oggetto di discussione/processo. Ma la SEC continua a sostenere che Chris e io abbiamo agito incautamente credendo che XRP non fosse una security. È un'assurdità assoluta. 1/2 https://t.co/pG7z0jsjlt

— Brad Garlinghouse (@bgarlinghouse) August 16, 2023

Il 13 Luglio il giudice Torres ha stabilito che il token XRP (XRP) di Ripple non è una security quando viene distribuito attraverso vendite pubbliche, ma lo è quando si tratta di vendite istituzionali.

Il caso contro Ripple è in corso dal Dicembre 2020, quando la SEC ha citato in giudizio Ripple e i suoi due CEO, Brad Garlinghouse e Chris Larsen, sostenendo che la società stesse offrendo una security non registrata.

In un'intervista rilasciata di recente a Bloomberg, Garlinghouse ha espresso la convinzione che la SEC dovrà affrontare un lungo processo d'appello. "In questo momento, la legge stabilisce che XRP non è una security. Finché la SEC non presenterà ricorso, cosa che richiederebbe anni, francamente siamo molto ottimisti", ha osservato. Secondo Garlinghouse, un ricorso contro la sentenza sulle vendite retail non farebbe altro che consolidare ulteriormente la decisione presa da Torres.

Traduzione a cura di Matteo Carrone