L’exchange KuCoin sta compiendo passi avanti verso un ritorno alla normalità, dopo il devastante attacco hacker subito a settembre: il 22 novembre la società ha comunicato in un blog post di aver "ripristinato i servizi di deposito e ritiro di tutti i token".   

L'annuncio si colloca nel solco di una parziale riapertura avviata a partire da ottobre, quando gli utenti hanno potuto spostare i loro BTC, ETH e USDT fuori dall’exchange. Ora è possibile prelevare e depositare a tutte le monete e i token, anche se alcuni di essi potrebbero essere soggetti a limiti di prelievo a causa di quello che l'azienda ha definito "un procedimento giudiziario in corso".

L’attacco del 26 settembre ha avuto un impatto enorme sull’exchange: KuCoin aveva inizialmente dichiarato che le perdite ammontavano a 150 milioni di dollari, ma la nota società di analisi Chainalysis ha chiarito come la cifra fosse in realtà più vicina ai 275 milioni di dollari.

L'hack, però, ha prodotto una forte risposta da parte di tutta la community crypto: diversi progetti hanno scelto di congelare i propri token per impedire l'utilizzo da parte degli hacker o avviare degli hard fork per aiutare l'exchange a restituire i fondi rubati agli utenti

Lo scorso mese, l’exchange sosteneva di avere identificato il criminale ed aver recuperato oltre 200 milioni di dollari di fondi rubati.

Nonostante gli sforzi di KuCoin di lasciarsi alle spalle il passato, il futuro non è del tutto incoraggiante per la società di Singapore. Come riferito da Cointelegraph, l’exchange deve affrontare diversi problemi legali: a Singapore, ove il suo dominio web è stato bloccato, e negli Stati Uniti, dove invece deve difendersi da una class action.