Se ti dicessi "1775," cosa ti viene in mente? Lo avessero chiesto a me poco fa, avrei risposto niente; eppure è uno di quegli anni da cerchiare in rosso nella storia dell'umanità. È esattamente in quest'anno che nasce la Hamburger Ersparungkasse, la prima banca nell’accezione moderna

Da allora il sistema bancario ne ha fatta di strada: ma da strumento che ha permesso lo sviluppo visto negli ultimi trecento anni, è oggi diventato un pachiderma, lento e spesso esoso. In un mondo che corre a mille all'ora suona paradossale avere servizi finanziari accessibili a singhiozzo, e tempi burocratici infiniti; se ti è mai capitato di dover chiedere un prestito sai di cosa parlo. Ed è qui che ci viene in aiuto la DeFi, una tecnologia ancora nuova ma già nel mirino di tutte le principali istituzioni bancarie. 

Prima di continuare voglio sfatare un mito: la DeFi non eliminerà il sistema bancario, ma con il tempo creerà alternative e un sistema più veloce, accessibile e trasparente. 

E il mondo del credito è uno di quelli che più beneficerà dell'avvento della DeFi. Già oggi bastano cinque minuti e tre click per ottenere un prestito, e avere la possibilità di mettere in atto strategie avanzate per la generazione di rendite passive. 

Proviamo a fare un esempio: ipotizziamo che 1 $ETH valga 1.000$, e di ritenere che il prezzo nel prossimo futuro scenderà. Possiamo quindi agire come segue:  

  1. Depositiamo 10.000$ di una stablecoin, che fungeranno da collaterale (garanzia);
  2. Prendiamo a prestito 5 $ETH, ovvero 5.000$, che rappresentano il nostro debito;
  3. Vendiamo i nostri 5 $ETH per 5.000$ della stessa steblecoin che abbiamo utilizzato come collaterale. 

A questo punto, se la nostra ipotesi si è rivelata corretta, siamo pronti a raccogliere degli ottimi profitti. Se infatti qualche giorno dopo il valore di $ETH scendesse a 500$, vorrebbe dire che anche il nostro debito di 5 $ETH ha un controvalore in dollari di soli 2.500 (5 $ETH x 500).

Essendo il debito denominato in $ETH, ci basterà ricomprarli con la stablecoin precedentemente ottenuta dalla vendita degli stessi $ETH presi a prestito ottenendo così un profitto di 2.500$.

Come vedi si tratta di una strategia piuttosto semplice, ma che ha il grande vantaggio di poter essere completata in pochi minuti, in totale autonomia, e senza alcuna burocrazia. Le potenzialità di questo tipo di piattaforme sono infinite, le strategie molteplici: tutto ciò che serve comprendere è che si possono utilizzare le proprie crypto per ottenere un prestito, e sta poi al singolo utente decidere come investire il ricevuto. C'è chi li usa per aumentare la propria esposizione a un certo asset, chi per creare rendite passive o chi per fare investimenti immobiliari. Non c'è limite a ciò che si può fare, ciò che conta è essere consapevoli del fatto che per sbloccare le nostre crypto dovremo ripagare il debito e che lo stesso debito potrebbe essere liquidato in modo automatico qualora il valore del collaterale scendesse sotto la soglia di sicurezza

A partire dal 2020, anno di nascita della DeFi, il volume gestito da queste piattaforme è andato via crescendo e, ad oggi, gestisce circa 14 miliardi di dollari di collaterale: una cifra che potrebbe sembrare grande, ma che rappresenta solo una briciola di ciò che potrebbe diventare. 

Ci sono svariate ragioni per cui questo tipo di soluzioni in DeFi sono in grado di offrire rendimenti e un'esperienza complessiva migliore: la principale è l’assenza di intermediari, che permette di abbattere i costi e rendere il processo più trasparente. A differenza della finanza tradizione la DeFi non si affida ad enti terzi centralizzati, ma conta su codice informatico ed algoritmi (smart contract) che le permettono di gestire il tutto in totale autonomia.

Per concludere bisogna sempre ricordarsi che, per quanto la DeFi offra soluzioni migliorative sotto svariati aspetti, è ancora una tecnologia sperimentale che porta con sé rischi non ignorabili. Fra tutti, l'aspetto più importante è sempre assicurarsi che la piattaforma che si sta usando sia affidabile: qualora avessimo dei dubbi è sempre buona norma fare verifiche. Il nostro consiglio, soprattutto se si è alle prime armi, è quello di affidarsi alle piattaforme leader di settore e con i maggiori volumi. 

Alberto Cuculachi è un imprenditore, divulgatore e professore universitario in Marketing e Business Development. Segue il mondo blockchain dal 2013, e nel 2021 ha fondato il canale YouTube DeFi Talks. Nell’ultimo anno, attraverso i suoi canali ha raggiunto più di mezzo milione di persone in oltre 100 Paesi diversi. È oggi impegnato nella creazione di contenuti formativi e strumenti utili a rendere il mondo crypto e DeFi alla portata di tutti.
Alessio Vilmercati è un 22enne investitore e appassionato di DeFi, laureando in Economia Aziendale e Management. Nel 2022 ha conseguito l’attestato in Blockchain Technology & Management presso la Blockchain Management School di Roma. Prevalentemente nel mondo DeFi, Alessio si dedica giornalmente allo studio di dApp, sempre alla ricerca di nuove opportunità. Chiaro sostenitore di questa tecnologia e della sua futura applicazione nel mondo tradizionale, collabora con il canale YouTube DeFi Talks.
Federico Chironi è un 23enne trader e DeFi enthusiast, laureato in Economia Aziendale; ha poi scelto di proseguire gli studi con un Master in Blockchain Technology & Management presso la Blockchain Management School nel 2021. Studia ed investe nel mondo blockchain, in particolare nel settore DeFi, dal 2020. Fermamente convinto delle innovazioni che la Finanza Decentralizzata porterà negli anni a venire, di recente si sta impegnando in attività di divulgazione in materia, in collaborazione con il canale YouTube DeFi Talks.
Luigi Travaglini è un divulgatore e consulente tecnico nel settore delle criptovalute. Si incrocia con il mondo crypto a cavallo fra il 2014 e il 2015, per poi appassionarsi e non staccarsi più. Affianca al suo percorso accademico un lungo studio tecnico in ambito blockchain, tanto da iniziare nel 2018 ad offrire i suoi servizi di formazione ed assistenza.