"Pensare che le criptovalute possano avere un'utilità non è stupido, è oltremodo stupido:" sono queste le parole pronunciate da Charlie Munger, ultra novantenne miliardario e braccio destro dell’investitore per antonomasia, Warren Buffet. L'intervista va poi avanti e si arricchisce di discutibili espressioni colorite, ma la domanda resta: il fantomatico mondo delle crypto ha una qualche utilità?
In uno degli articoli precedenti (La DeFi è soltanto speculazione, o offre anche una reale utilità?) abbiamo affrontato il tema dal punto di vista dell'utilità sociale. Oggi vogliamo compiere un piccolo passo avanti, cercando di chiarire un grande equivoco in cui molti cadono, inclusi esperti e famosi investitori; perché questa tecnologia non solo è utile, è oltremodo utile ed in grado di offrirci opportunità di guadagno fino ad oggi impensabili.
Nell'intervista, Munger rivendica la centralità delle valute nazionali definendole fautrici, assieme allo sviluppo della politica monetaria, del benessere raggiunto negli ultimi cento anni. Tutto vero. Ciò che appare più nebulosa è, invece, la comprensione di cosa sia una criptovaluta. Appare evidente che l'intervistato assimili le prime alle seconde, seppur queste non abbiano nulla in comune.
Le valute nazionali sono tali per il fatto di essere garantite dallo Stato, che a sua volta ne gestisce l'emissione. La loro esistenza, però, non preclude il fatto che già oggi esistano sistemi di pagamento alternativi, come lo scambio di oggetti fisici, l'utilizzo di metalli preziosi, di asset di vario tipo, o addirittura dei punti fedeltà.
La scelta di un mezzo di pagamento piuttosto che un altro è una mera convenzione basata sulla fiducia: laddove questa viene a mancare, il sistema tende a trovare una soluzione alternativa. Non sono nuovi infatti gli Stati nazionali che virano verso valute straniere più stabili e forti: si veda il caso dello Zimbabwe che utilizza la valuta cinese, o i tanti Stati che ancora fanno affidamento sul dollaro americano.
Ma perché allora tanto odio verso le criptovalute?
Il problema nasce dall’ignoranza, in senso letterale: si ignora il fatto che, seppur vengano colloquialmente chiamate valute, non hanno nulla a che fare con le valute nazionali. Le crypto possono assumere svariate forme, e avere diverse destinazioni d'uso che le rendono assimilabili:
- Alla tessera d'iscrizione di un'associazione, in cui soci si ritrovano e collegialmente prendono decisioni.
- Alle azioni di un’azienda, la cui detenzione da diritto di voto e alla partecipazione agli utili.
- A un bene rifugio, ovvero un asset che riteniamo sia in grado di mantenere il proprio valore nel tempo meglio rispetto alle valutazioni nazionali.
- A dei punti fedeltà o ricompense di varia natura.
- A strumenti finanziari che fungano da garanzia, e da strumento abilitante.
- A delle valute interne a specifici gruppi. Si noti che questo concetto e ben diverso da quello di valuta nazionale, è più simile ai modelli di credito prepagato. In altre parole, al fine di utilizzare un dato servizio è richiesto l'acquisto di un certo numero di “crediti/punti" che poi potranno essere spesi all'interno di quello specifico ecosistema.
Lo ripetiamo: le criptovalute non hanno nulla a che fare con le valute nazionali, sono bensì il frutto dello sviluppo di una tecnologia che – grazie alle sue caratteristiche uniche – è in grado di innovare i settori più svariati. Per più informazioni sul tema, rimando a questo articolo (Finanza Decentralizzata: tre motivi per iniziare a usare la DeFi, e perché farlo con cautela) in cui discutiamo dei tratti unici della blockchain.
Ma quindi, è del tutto infondata la preoccupazione che le crypto possano sostituirsi alle valute nazionali?
Nessuno può dirlo. Le valute nazionali non sono frutto di un'imposizione, ma di una necessità che evolve nel tempo a seconda delle tecnologia e dei contesti che si trova ad affrontare; si chieda allo Zimbabwe se in origine avessero in programma di adottare la moneta cinese. Il tutto senza dimenticare che le monete nazionali non sono altro che un mezzo di scambio senza alcun valore intrinseco, sarà la fiducia a determinare quali saranno le valute del futuro.
Le crypto sono solo la faccia scintillante di una tecnologia, nata, è vero, con l'idea di essere un mezzo di pagamento, ma si è evoluta in una soluzione a tutto tondo in grado di generare valore in molteplici ambiti, tra cui il mondo della finanza decentralizzata che più di altre applicazioni è in grado di offrire nuovi modi per generare rendite passive.