All'apertura odierna di Wall Street, Bitcoin (BTC) ha toccato i minimi delle ultime due settimane a causa dell'aumento della pressione di vendita negli Stati Uniti.
Quotazione di BTC “non è un segnale di forza”
Cointelegraph Markets Pro e TradingView riportano che il BTC/USD è sceso sotto i 114.000$.
Bitcoin e le altcoin fanno seguito al calo delle azioni statunitensi, con l'indice Nasdaq Composite in ribasso dell'1,2% al momento della stesura.
Le posizioni long su BTC, soggette a un continuo squeeze, registrano 116 milioni di dollari nel conteggio delle liquidazioni in un'ora.
CoinGlass rivela inoltre riportato offerte intorno a 112.000$, livello già di per sé particolarmente interessante per gli operatori di mercato.
“Il range 107.000-110.000 dollari sta emergendo prepotentemente”, sintetizza su X Keith Alan, cofondatore di Material Indicators.
“Non si tratta di un segnale di forza per $BTC. La pressione al ribasso è palpabile, ma i rialzisti stanno tentando di ritrovare un punto di equilibrio”.
Alan indica la media mobile semplice (SMA) a 100 giorni a 110.950 dollari come potenziale supporto, ma anche la media a 50 giorni a 115.875 dollari è importante da recuperare.
Per quanto riguarda gli order book degli exchange, Material Indicators individua una fascia di liquidità di 25 milioni di dollari a 105.000$, una sorta di “protezione contro il crollo” del mercato.
“Questa bid liquidity non sembra destinata ad essere evasa. È stata inserita per aumentare la liquidità. Se non dovesse funzionare e il prezzo dovesse invertire la rotta, mi aspetto che venga modificata o spostata prima di essere evasa”, commenta a margine di un grafico riportante la liquidità e il volume degli ordini delle whale.
Domanda di Bitcoin ETF sotto i riflettori
Nell'ultima edizione di Market Pulse, la società di analisi on-chain Glassnode sottolinea invece una crescente divergenza tra la domanda istituzionale e la quotazione di BTC.
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I veicoli di investimento, in particolare gli exchange-traded fund (ETF) spot su Bitcoin negli Stati Uniti, registrano afflussi nonostante i segnali di “indebolimento” on-chain, quali i volumi.
“Con l’aumento delle prese di profitto, la sostenibilità dei flussi istituzionali e la rinnovata convinzione degli acquirenti sia sul mercato spot che su quello dei futures determineranno se questa contrazione si stabilizzerà in un nuovo slancio al rialzo o si estenderà in un consolidamento più profondo”, riferisce il rapporto.
In base ai dati raccolti dalla società di investimento britannica Farside Investors, lunedì gli ETF hanno registrato un deflusso netto di 121 milioni di dollari. Il più grande ETF, l'iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, ha registrato i primi deflussi a partire dal 5 agosto.
Questo articolo non fornisce consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione comporta dei rischi: i lettori dovrebbero condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.