Bitcoin (BTC) dà il via all'Uptober registrando la migliore chiusura settimanale da quasi cinque mesi a questa parte e riportandosi a 69.000 dollari.
- La terza settimana di ottobre entusiasma i rialzisti in vista di un nuovo test dei massimi storici, sebbene prima potrebbe verificarsi un consolidamento altrettanto salutare.
- Le richieste di sussidi per i disoccupati e il Beige Book della Fed sono i titoli dei dati macro della settimana, mentre gli asset di rischio si lasciano alle spalle gli spunti dell'inflazione statunitense.
- Le opinioni divergono sul fatto che BTC/USD sia riuscito ad abbandonare definitivamente il suo trend negativo in atto da sette mesi.
- La leva finanziaria provoca il mal di testa ad alcuni analisti, mentre cresce l'esuberanza nei derivati su Bitcoin.
- Scarseggia ancora l'interesse dei consumatori per Bitcoin.
Bitcoin rimbalza con uno swipe a 69.000$
Come confermato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView, una spinta dell'ultimo minuto sancisce una chiusura settimanale estremamente soddisfacente per BTC/USD.
Con un valore di poco superiore ai 69.000 dollari, la chiusura è stata la più alta per Bitcoin da inizio giugno.
Grafico orario di BTC/USD. Fonte: TradingView
In risposta, i trader vagliano vari scenari di breve termine, tra cui un iniziale pullback e consolidamento, prima del ritorno allo slancio rialzista.
In un thread dedicato su X, il popolare trader CrypNuevo ha indicato nella liquidità vicina il prossimo ostacolo da superare per il prezzo di BTC.
“Vi è un livello di liquidazione importante ed è al rialzo, esattamente a 69.300 dollari”, sottolinea.
“Le liquidazioni a questo livello sono aumentate durante il fine settimana a causa di alcuni trader che hanno aperto short in questo range. Avrebbe senso un picco fino all'area di 69.300$”.
Liquidation heatmap su BTC. Fonte: CrypNuevo/X
Ciò che avverrà in seguito potrebbe causare ai rialzisti un po' di sofferenza temporanea. Per CrypNuevo, la media mobile esponenziale (EMA) a 50 periodi sui timeframe a 4 ore, attualmente a 66,888 dollari, potrebbe essere oggetto di un retest.
“L'ideale sarebbe mantenerla, così come la parte superiore del canale, per confermare il breakout ed un potenziale avanzamento”, riassume l'esperto.
Grafico a quattro ore di BTC/USD con 50EMA. Fonte: TradingView
Analizzando i livelli dell'indice di forza relativa (RSI), il trader e analista Daan Crypto Trades ritiene che Bitcoin debba “guidare” i mercati delle criptovalute verso un breakout sostenuto.
“La chiave per i rialzisti è mantenere lo slancio da qui in avanti”, ribadisce su X.
“I 70.000 dollari costituiscono un livello importante”.
Grafico settimanale di BTC/USD. Fonte: Daan Crypto Trades/X
I fattori macroeconomici si attenuano in vista delle elezioni americane
Un'altra settimana piuttosto tranquilla in termini di informazioni macroeconomiche statunitensi pone i numeri della disoccupazione come evento chiave per i trader di criptovalute e di asset di rischio.
Le richieste iniziali di disoccupazione, previste per il 24 ottobre, arriveranno un giorno dopo l'ultimo aggiornamento della Federal Reserve sulle condizioni economiche, noto come “Beige Book”.
L'inflazione rimane uno dei principali argomenti di conversazione, ma nelle ultime settimane i titoli azionari hanno condotto un rally degli asset di rischio che ha ignorato i segnali di ripresa dell'inflazione.
"L'inflazione supercore sta ora rimbalzando dopo aver corretto nella prima metà del 2023. Contestualmente, l'inflazione CPI core è salita al 3,3%, siglando il primo aumento dal marzo 2023”, rileva la risorsa di trading The Kobeissi Letter nella sua recente analisi condivisa su X.
“Il tutto mentre la Fed ha tagliato i tassi di 50 punti base a settembre. Avevamo davvero bisogno di un taglio dei tassi di 50 punti base?”.
Kobeissi ha citato sia la stagione degli utili che le elezioni presidenziali statunitensi, a sole due settimane di distanza, come fattori che potrebbero influenzare il sentiment del mercato di breve termine.
Probabilità del tasso obiettivo della Fed. Fonte: CME Group
Gli ultimi dati forniti dal FedWatch Tool di CME Group indicano come le probabilità di un taglio dei tassi di interesse dello 0,25% in occasione della prossima riunione della Fed del 7 novembre - appena due giorni dopo le elezioni - siano superiori al 90% al momento della stesura.
“Il dollaro è in forte rialzo in previsione di ciò”, commenta Matthew Dixon, CEO della piattaforma di rating di criptovalute Evai, in un recente post sull'argomento.
“Tuttavia, le criptovalute si stanno scrollando di dosso i rischi e stanno mettendo a segno un potente rally in vista delle elezioni del 5 novembre. Ricordate, il trend è vostro amico!”.
Contesa sul breakout di prezzo di BTC
Il recente andamento di Bitcoin pone l'attenzione su un periodo di sette mesi di quotazioni di BTC.
Dal raggiungimento dei massimi storici a marzo, BTC/USD si è incuneato all'interno di un canale discendente, offrendo una successione di massimi e minimi inferiori, almeno fino ad oggi.
Come riportato da Cointelegraph, questo fine settimana i timeframe giornalieri hanno finalmente assistito alla chiusura di una candela al di sopra della resistenza del canale, mentre la chiusura settimanale ha rafforzato il segnale di breakout.
Secondo il trader e analista Rekt Capital, il prossimo traguardo dovrebbe essere “almeno” pari a 70.000 dollari.
Grafico settimanale di BTC/USD. Fonte: Rekt Capital/X
Non tutti, tuttavia, sono d'accordo sul fatto che Bitcoin si sia lasciato alle spalle il canale una volta per tutte.
“Il triangolo di espansione invertito a 7 mesi continua a formarsi”, sostiene il trader veterano Peter Brandt in un grafico condiviso in data odierna, a fronte della chiusura settimanale.
“La sequenza di massimi e minimi inferiori da marzo 2024 NON è ancora stata violata”.
Grafico settimanale di BTC/USD. Fonte: Peter Brandt/X
I dati offerti dalla risorsa di monitoraggio CoinGlass, che mostrano i livelli di liquidità negli ultimi sei mesi, indicano che la maggior parte delle ask si trova attualmente appena sopra i 70.000 dollari. Un'ulteriore resistenza è visibile nei pressi dei 72.000 dollari.
Liquidation heatmap su BTC (screenshot). Fonte: CoinGlass
Leva finanziaria solleva dubbi in un contesto di open interest da record
A fronte dei livelli record di open interest che accompagnano l'ascesa di Bitcoin verso i 69.000 dollari, alcuni operatori di mercato esprimono cautela.
In un recente blog post Quicktake del 19 ottobre, la piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant avverte del preoccupante aumento della leva finanziaria.
“La leva finanziaria nel mercato dei derivati è sempre stata riconosciuta come un fattore chiave che, se da un lato aiuta i trader a raggiungere una redditività ideale, dall'altro introduce rischi potenziali significativi. Molti trader non prendono sul serio tale rischio di fronte alla volatilità di mercato”, ammonisce il collaboratore CrazzyBlockk.
Il post fa riferimento ad una versione modificata del parametro Estimated Leverage Ratio (ELR), che include sia le riserve di Bitcoin che quelle di stablecoin.
“Ciò si basa sul concetto che le stablecoin sono state sempre più utilizzate come garanzia per il trading di derivati negli ultimi anni”, illustra CrazzyBlockk.
"Di conseguenza, se si guarda a tale parametro, che ha registrato una brusca impennata, diventa chiaro che il mercato dei derivati di Bitcoin si trova ora in una zona di rischio. Ciò significa che il mercato è incline a qualsiasi movimento impulsivo, sia rialzista che ribassista”.
Grafico ELR su Bitcoin. Fonte: CryptoQuant
Un ulteriore parametro di avvertimento è il Bitcoin Heater, fornito dal fondo quantitativo su Bitcoin e asset digitali Capriole Investments.
Lo strumento, che misura “il calore relativo nei Bitcoin Perpetuals, Futures e Opzioni ponderati per l'Open Interest”, è ora ai livelli più alti da metà 2022.
“Il parametro è attualmente in surriscaldamento e, sebbene possa rimanere tale ancora per un po', alla fine dovrà resettarsi”, sostiene in risposta l'account di analisi AetherX Capital.
"Il pullback o la correzione potrebbero partire dai livelli attuali o da quelli più alti. Si consiglia quindi cautela, soprattutto per le posizioni in leva”.
Bitcoin Heater. Fonte: Capriole Investments
Assente l'interesse retail per Bitcoin
Nonostante tutto il clamore suscitato dal ritorno a 69.000 dollari, l'impegno di Bitcoin a livello mainstream è tuttora nettamente insufficiente.
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I dati di Google Trends sottolineano il fatto che, nonostante sia vicino a nuovi massimi storici, la quotazione di BTC non sta entusiasmando quasi nessuno al di fuori dell'ambiente crypto.
Su una scala normalizzata da 0 a 100, il termine di ricerca “Bitcoin” ottiene attualmente un punteggio di 22, il più basso in un anno e tra i valori più bassi degli ultimi quattro anni.
Dati di ricerca su Google per “Bitcoin”. Fonte: Google Trends
La scorsa settimana, l'account di analisi Bitcoindata2021 ha proposto un'interpretazione su misura dell'interesse retail su Bitcoin, evidenziando anche in questo caso i minimi macro.
“Non mi sorprenderebbe se fosse un rapido movimento verso i 90-100.000$ ad attirare la loro attenzione”, riporta.
Grafico dell'interesse retail per Bitcoin. Fonte: Bitcoindata21/X