Stando a quanto riportato in data 3 marzo dal portale d'informazione locale Lie Yun Wang, in Cina un membro di un importante comitato consultivo ha proposto la creazione di un exchange per criptovalute nazionale, nonché di altri sistemi di regolamentazione, in uno dei due incontri annuali tra gli organi legislativi del paese.

Wang Pengjie, membro del Chinese People’s Political Consultative Conference (CPPCC), ha suggerito che la Banca Popolare Cinese (PBOC) e la China Securities Regulatory Commission (CSRC) dovrebbero realizzare una Blockchain ed un "sistema d'approvazione" di asset. Ha inoltre proposto la creazione una piattaforma a livello nazionale per il trading di tali asset.

I commenti di Pengjie arrivano dopo una serie di divieti ai danni delle criptovalute, dal blocco di exchange stranieri all'abolizione a settembre dello scorso anno delle Initial Coin Offerings (ICO).

Pengjie ha menzionato la crescita di beni digitali come Ethereum (ETH), Bitcoin (BTC) e Litecoin (LTC), sottolineando che a gennaio di quest'anno la loro capitalizzazione di mercato ha addirittura superato quella di Tencent, una delle più importanti aziende del paese: per questo motivo la Cina dovrebbe prestare maggiore attenzione alle tecnologie Blockchain. Ha inoltre menzionate le regolamentazioni per criptovalute in vigore in Corea del Sud, nonché il fatto che Nasdaq, negli Stati Uniti, stia pensando di rendere possibile il trading di future di Bitcoin.

Pengjie ha inoltre discusso dei problemi che la Blockchain potrebbe portare per la Cina, primo fra tutti la "mancanza di solidi diritti per le proprietà intellettuali [...] che nel lungo periodo potrebbe danneggiare la sicurezza finanziaria del paese". Ha inoltre citato l'assenza di trasparenza riguardo alle stato legale delle criptovalute, nonché la consapevolezza ancora insufficiente da parte dei consumatori che potrebbe portare a "facili" frodi, effettuate da "elementi senza scrupoli addobbati con vesti Blockchain, portando a perdite economiche non indifferenti".

Una possibile soluzione a questi problemi, secondo l'uomo, è la creazione di un "organismo d'approvazione", nonché l'implementazione di un sistema di certificazione con "nome reale" e di un'iniziativa d'educazione per investitori riguardo alla Blockchain e alle valute virtuali.

Pengjie ha anche suggerito la fondazione di una piattaforma di trading di beni digitali basata sulla Blockchain, regolamentata sia dalla PBOC che dalla CSRC:

“In tal modo possiamo offrire un canale formale di raccolta fondi per le compagnie, e di rivalutazione del capitale per gli investitori individuali."

A novembre dello scorso anno la CSRC ha inoltre stretto un accordo finanziario con l'Australia, che mira a promuovere l'innovazione in campo fintech all'interno dei due paesi. Il divieto in Cina exchange stranieri, oltre alle restrizioni per simili servizi di scambio e ICO, ha portato lo scorso mese ad un crollo del prezzo del Bitcoin a quota 7.000$, per la prima volta da novembre 2017.