Il wallet provider MetaMask sta lanciando una carta “crypto” per i pagamenti che consentirà agli utenti di spendere i fondi auto-custoditi, offrendo ai possessori di criptovalute ulteriori modi per utilizzare i loro token.
Secondo la società, la nuova carta è sostenuta da Mastercard ed è stata sviluppata in collaborazione con CompoSecure e Baanx. Il prodotto utilizza gli smart contract per eseguire le transazioni IRL (In Real Life), con una velocità di elaborazione inferiore ai cinque secondi. Funziona sulla rete Linea, una soluzione di scaling layer-2 su Ethereum.
Le società hanno commercializzato la carta crypto self-custodied come alternativa ai potenziali rischi associati agli exchange centralizzati. A febbraio, il secondo maggior crypto exchange per volume, Bybit, è stato violato per 1,4 miliardi di dollari, un evento che ha scatenato un'ampia costernazione nello spazio crypto.
Con il lancio della sua carta, MetaMask entra in un segmento competitivo del mercato crypto. I principali exchange come Binance, Bybit, Coinbase e Crypto.com offrono già carte di debito crypto, alcune delle quali presentano premi “crypto-back” che consentono agli utenti di guadagnare asset digitali sui loro acquisti.
Ultimamente MetaMask ha avuto difficoltà a causa del calo di interesse e di partecipazione all'ecosistema Ethereum. Secondo Dune Analytics, il wallet ha raccolto solo 289.312 $ in commissioni nella settimana del 14 aprile, molto meno degli 1,3 milioni di dollari raccolti nello stesso periodo dell'anno precedente.
Stablecoin, pagamenti in BTC: casi d'uso in crescita per le crypto
Nel 2025 i pagamenti sono emersi come uno dei casi d'uso in più rapida crescita per le criptovalute, offrendo un modo per portare l'utilità del mondo reale agli asset digitali.
Marchi di lusso come Dorsia hanno iniziato ad accettare varie criptovalute come pagamento, mentre l'app di messaggistica Signal sembra stia valutando l'adozione di Bitcoin per le transazioni peer-to-peer e a New York è stata presentata una proposta di legge per legalizzare l'uso di Bitcoin e altre criptovalute per i pagamenti statali.