L'azienda tecnologica MicroStrategy e il suo fondatore pro-Bitcoin, Michael Saylor, hanno raggiunto un accordo di 40 milioni di dollari per porre fine ad una causa che gli imputava di aver evaso le imposte sul reddito.
Il 3 giugno il New York Times ha riportato la notizia secondo la quale il procuratore generale del Distretto della Columbia ha raggiunto un accordo di 40 milioni di dollari con Saylor e la sua società di software, MicroStrategy.
Secondo il rapporto, i funzionari locali hanno valutato l'accordo come il "più grande recupero di frode fiscale di sempre" nel distretto. Si tratterebbe anche della prima causa intentata ai sensi del False Claims Act modificato del distretto, che incoraggia gli informatori a presentare denunce di evasione fiscale contro i residenti che presumibilmente nascondono informazioni sulla residenza.
Il Distretto della Columbia ha citato in giudizio Saylor e la sua società MicroStrategy ad agosto 2022, sostenendo che il dirigente non ha pagato le tasse sul reddito nel distretto per almeno 10 anni in cui vi ha vissuto.
Secondo le accuse, l'azienda avrebbe aiutato Saylor ad evadere più di 25 milioni di dollari di imposte sul reddito. Inizialmente gli esperti avevano ipotizzato per Saylor sanzioni per 75 milioni di dollari.
La causa per frode fiscale ha costretto Saylor a rassegnare le dimissioni da amministratore delegato di MicroStrategy ad agosto 2022, 33 anni dopo aver fondato l'azienda. Ha immediatamente assunto il nuovo ruolo di presidente esecutivo e ha continuato a ricoprire la carica di presidente del consiglio di amministrazione.
La vicenda è in fase di sviluppo e ulteriori informazioni verranno apportate non appena saranno disponibili.
Traduzione a cura di Walter Rizzo