Oggi il MIT Technology Review ha pubblicato un articolo intitolato "Distruggiamo il Bitcoin", nel quale vengono descritti tre modi per "buttar giù" la criptovaluta.

Secondo l'articolo, la prima opzione sarebbe l'acquisizione del Bitcoin da parte del governo degli Stati Uniti, grazie la creazione di una moneta supportata dalla Federal Reserve:

“È l'anno duemila e qualcosa, è arrivato il giorno in cui bisogna pagare le tasse. Ma non è necessario presentare alcun documento: un algoritmo effettua automaticamente un ritiro dal vostro portafoglio elettronico, in una valuta chiamata Fedcoin."

Al posto di una rete peer-to-peer, questa nuova Blockchain avrebbe istituzioni finanziarie verificate come nodi autorizzati. L'articolo sottolinea inoltre che nel 2016 la Bank of Canada ha realizzato una simulazione per un sistema simile, basato tuttavia su Ethereum (ETH).

La seconda opzione è invece che Facebook, non il governo, prenda controllo del Bitcoin. L'azienda donerebbe un wallet BTC a tutti i propri utenti, che verrebbero ricompensati grazie all'interazione con le pubblicità. Sarebbe inoltre possibile ottenere un'esperienza senza annunci pubblicitari permettendo alla piattaforma di sfruttare parte della potenza computazionale delle proprie macchine per il mining di criptovalute:

“Se Facebook riuscisse a convincere una grossa fetta degli utenti e dei miner di Bitcoin ad utilizzare una versione proprietaria della criptovaluta, la compagnia potrebbe dettarne le regole. Potrebbe trasformare il Bitcoin in una sorta di versione aziendale della moneta, in maniera simile al Fedcoin descritto in precedenza."

Invece di acquisire la criptovaluta, Facebook potrebbe invece sottrarre controllo al Bitcoin distribuendo la propria moneta. È proprio quel che ha intenzione di fare l'applicazione di messaggistica Telegram, la cui Initial Coin Offerings (ICO) ha permesso alla piattaforma di raccogliere fondi per un valore di 1,7 miliardi di dollari.

Il terzo metodo per rendere il Bitcoin "irrilevante" sarebbe la creazione di nuove criptovalute per ogni situazione:

“Immaginate di essere in fila alla cassa di un negozio. Nel portafoglio digitale, contenuto all'interno del vostro telefono, non troverete solo Fedcoin e FacebookCoin, ma anche AppleCash, ToyotaCash ed una valuta specifica per ogni singolo negozio. Esisterebbero monete apposite per ogni sorta di servizio, dal pagamento di babysitter all'utilizzo del sistema locale di metropolitana".

La realizzazione di questa terza opzione, secondo MIT Technology Review, "è già in corso". Numerose compagnie stanno infatti realizzando un gran numero di monete specifiche, utilizzabili all'interno dei propri servizi. La ICO di Kodak, ad esempio, punta a creare un token per l'autorizzazione delle fotografie.

Come può il Bitcoin prevenire che questo accada? Facendo leva sui propri vantaggi, che nessun'altra valuta può offrire: "transazioni totalmente anonime e impossibili da censurare".

L'articolo fa tuttavia notare che, secondo alcuni documenti svelati da Edward Snowden, la National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti starebbe già lavorando a dei sistemi che permettano di collegare gli indirizzi di portafoglio a delle identità.

Il MIT Technology Review conclude affermando che, "saranno le abitudini delle masse, e non il volere degli appassionati di Bitcoin, a determinare cosa ne sarà della visione di Satoshi Nakamoto".