Secondo una nuova ricerca condotta dalla società di consulenza Satis Group, entro cinque anni il prezzo del Bitcoin (BTC) potrebbe potenzialmente raggiungere quota 96.000$. Tale resoconto, scritto da Sherwin Dowlat e Michael Hodapp, fa parte di una serie suddivisa in cinque parti dedicata al settore delle criptovalute.

In particolare all'interno del documento viene spiegato che, per quanto riguarda le tendenze rialziste dei prossimi cinque anni, il BTC potrebbe arrivare a 96.000$, Monero (XMR) a 18.000$ e Decred (DCR) a 535$.

Gli analisti prevedono tuttavia un forte ribasso per Bitcoin Cash (BCH), il cui valore scivolerà fino a 268$ dopo aver tentato di "ereditare la brand recognition [del Bitcoin] ma offrendo ai propri utenti ben pochi vantaggi tecnologici". Crollerà inoltre il prezzo delle criptovalute la cui proprietà è centralizzata: Ripple (XRP) raggiungerà quota 0,01$.

Per quanto riguarda Ethereum, i ricercatori stimano che nei prossimi anni la piattaforma perderà una grossa fetta del proprio valore:

"Se da una parte riconosciamo la forte comunità dedicata alla rete ETH, dall'altra le piccole imperfezioni in design e gestione (che a nostro parere porteranno a delle dispute legate ai futuri aggiornamenti del network, in particolare il passaggio al sistema di consenso Proof-of-Stake) potrebbero palesare i costi di trasferimento relativamente ridotti delle reti costruite su tale piattaforma (le ICO, i token)".

Successivamente il resoconto fornisce delle stime sulle condizioni di mercato nei prossimi dieci anni. Secondo gli analisti, nel 2019 il valore delle criptovalute necessario per supportare l'economia aumenterà a 500 miliardi di dollari, raggiungendo entro il 2028 quota 3,6 bilioni. Il 90% del valore di mercato verrà inoltre estratto da depositi offshore, che in futuro diverranno sempre più popolari.

Secondo una recente ricerca pubblicata dall'azienda Sanford C. Bernstein & Co., quest'anno i profitti degli exchange di criptovalute potrebbero più che raddoppiare, raggiungendo i quattro miliardi di dollari. Inoltre, poiché "gli asset digitali matureranno e la domanda istituzionale aumenterà", le aziende operanti nella finanza tradizionale troveranno "una valanga di opportunità" per entrare nel settore.