Un recente studio, commissionato a febbraio da Finder.com, mostra come l'8% degli americani (vale a dire circa 26 milioni di persone) abbia già acquistato criptovalute.

Al sondaggio di Finder hanno partecipato 2.001 cittadini adulti utilizzando Pureprofile, un portale che offre ai propri utenti ricompense in denaro per la partecipazione a sondaggi.

Il sondaggio mostra inoltre che del 92,05% degli americani che non hanno mai acquistato criptovalute, quasi l'8% pianifica di acquistarle in futuro. È quasi tre volte più probabile che un uomo possieda criptovalute rispetto ad una donna (l'11,86% degli uomini contro il 4,27% delle donne); in aggiunta, i primi possiedono in media più monete dal punto di vista del valore in Dollari rispetto alle seconde.

I "millennial", vale a dire individui nati tra il 1990 ed il 2000, possiedono nel complesso molte più criptovalute rispetto ai "baby boomer", nati invece nel ventennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale: il 17,2% per i primi ed appena il 2,24% per i secondi.

Uno studio pubblicato a dicembre dello scorso anno da Blockchain Capital mostra inoltre che i millennial preferiscono il Bitcoin (BTC) rispetto ai conti bancari tradizionali.

Il sondaggio esplora inoltre anche le ragioni per cui gli americani non comprano criptovalute. La maggior parte degli uomini e delle donne crede che "non ce ne sia bisogno", mentre la ragione meno popolare per entrambi i sessi è "la presenza di troppe commissioni".

Quasi il doppio degli uomini rispetto alle donne crede che le criptovalute siano una bolla o una truffa, ma entrambi i sessi pensano in maniera quasi equivalente che siano "troppo difficili da utilizzare" o "troppo complicate da comprendere".

Anche le diverse generazioni hanno espresso i motivi per non aver mai acquistato criptovalute.

Per quanto riguarda le monete più acquistate dagli americani, alla prima posizione troviamo ovviamente Bitcoin, con Ethereum (ETH) al secondo posto con quasi il 4% in meno. Ai piedi del podio troviamo invece Bitcoin Cash (BCH), con meno dell'1%.