Come riportato dal portale d'informazione The Sun, il direttore della Nigeria Deposit Insurance Corporation (NDIC) Ibrahim Umaru ha espresso i propri timori riguardo alla disintermediazione delle criptovalute. La NDIC è stata fondata nel 1988, allo scopo di supervisionare il settore bancario in Nigeria.

Nel mondo della finanza, il termine "disintermediazione" indica quando i consumatori interagiscono in maniera diretta con i mercati, piuttosto che fare affidamento su intermediari come banche e agenzie d'investimento.

Durante un recente incontro organizzato dalla stessa NDIC, Umaru ha dichiarato:

"La parziale disintermediazione del sistema bancario, derivante dalla proliferazione di valute digitali come il Bitcoin, e più in generale dalle attività del settore fintech, rappresentano una seria preoccupazione per l'agenzia."

Già a marzo di quest'anno la NDIC aveva messo in guardia i cittadini contro l'utilizzo di criptovalute, in quanto la Banca Centrale della Nigeria non ne riconosce ancora la legittimità.

Tuttavia lo scorso mese Atiku Abubakar, candidato presidenziale appartenente al Partito Popolare Democratico della Nigeria, ha promesso che in caso di elezione avrebbe supportato attivamente criptovalute e tecnologia blockchain. All'interno del proprio programma politico, intitolato "Get Nigeria Working Again", l'uomo ha infatti spiegato che l'utilizzo di monete digitali potrebbe "accelerare positivamente l'economia":

"Per sfruttare al meglio il potenziale della nuova economia, dovremmo promuovere l'elaborazione di politiche esaustive dedicate a blockchain e criptovalute da parte delle agenzie governative pertinenti".