Stando a quanto riportato all'interno di un recente documento di lavoro, pare che Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, abbia intenzione di sviluppare una valuta digitale a supplemento della moneta locale, allo scopo di "rafforzare la fiducia nel denaro e nel sistema monetario".

Il resoconto, redatto dalla stessa Norges Bank, studia alcuni aspetti che bisognerebbe prendere in considerazione nel caso in cui una banca centrale abbia intenzione di distribuire la propria valuta digitale (CBDC, Central Bank Digital Currency). Gli autori sottolineano almeno tre possibili applicazioni per le CBDC: l'introduzione di un'alternativa affidabile ai depositi in banche private, una moneta legale e appropriata a supplemento del denaro tradizionale, ed una soluzione indipendente di supporto per sistemi elettronici di pagamento. Øystein Olsen, direttore di Norges Bank, ha scritto:

“Un declino nell'utilizzo del denaro cartaceo ci ha portato a pensare che forse in futuro saranno necessari nuovi attributi per garantire una struttura di pagamento robusta ed efficiente, e rafforzare la fiducia nel sistema monetario".

Una CBDC, continua il resoconto, potrebbe inoltre offrire ai cittadini una maniera alternativa di conservare i propri fondi. Norges Bank tuttavia sottolinea che una CBDC non dovrebbe mai interferire con l'abilità di una banca o qualsiasi altra istituzione finanziaria di fornire credito ai clienti. Al momento il gruppo di lavoro ha completato soltanto la prima fase dello studio, affermando:

“È ancora troppo presto per decidere se Norges Bank dovrebbe o meno introdurre una CBDC. L'effettivo impatto di una CBDC, e la conseguente analisi socio-economica dei costi e dei benefici, dipenderà dallo specifico design. Il design, a sua volta, dipenderà dal motivo per il quale si desidera introdurre una CBDC".

Anche altri paesi in Europa hanno iniziato a valutare la possibilità di introdurre una criptovaluta nazionale. In Svezia, Riksbank vorrebbe distribuire un Krona digitale, per ovviare al problema della circolazione sempre minore di contanti nel paese.

In Svizzera, il Consiglio Federale ha richiesto uno studio sulle opportunità e sui rischi legati all'introduzione di una criptovaluta emanata dal governo. Sarà ora la camera bassa del parlamento a decidere se supportare o meno la richiesta del Consiglio.