Nvidia, produttore di schede grafiche leader nel settore, sta facendo il possibile per garantire che il suo nuovo modello in arrivo, la GPU GeForce RTX 3060, finisca nelle mani dei gamer. A tale scopo, giovedì ha annunciato che limiterà l’hash rate delle schede GeForce con l’obiettivo di renderle meno attraenti per i miner di criptovalute.

La compagnia ha rivelato che i nuovi driver della RTX 3060 sono progettati per identificare il mining di Ethereum e limitare l’hash rate di circa il 50%. “Questa misura ha perfettamente senso,” ha aggiunto Nvidia, considerando che la GeForce RTX è “stata creata per soddisfare le esigenze dei gamer” e non dei miner di criptovalute.

Anche se i videogiocatori sono ancora i principali clienti di Nvidia, presto i miner potranno acquistare hardware specifici per le loro operazioni:

“Per rispondere alle esigenze specifiche del mining di Ethereum, annunciamo NVIDIA CMP, o Cryptocurrency Mining Processor, la linea di prodotti per il mining professionale.”

I prodotti CMP “non soddisfano le specifiche richieste da una GPU GeForce e, di conseguenza, non influenzano la disponibilità delle schede GeForce per i gamer.

La decisione presa da Nvidia per limitare le capacità della RTX 3060 potrebbe essere attribuibile all’equilibrio tra domanda e offerta. La domanda generata dal settore del gaming ha superato la capacità di offerta della compagnia; introducendo anche i miner nell’equazione, il prezzo di molte schede grafiche è arrivato alle stelle.

All’inizio dell’anno, la società ha commentato che probabilmente l’offerta di GPU sarebbe stata “ridotta” nel corso del primo trimestre. “La nostra capacità complessiva non è riuscita a stare al passo con la forte domanda complessiva che abbiamo ricevuto,” ha spiegato Colette Kress, vice presidente esecutivo e chief financial officer di Nvidia.