In un report pubblicato il 15 gennaio, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha dichiarato che gli organi di regolamentazione dovrebbero collaborare per facilitare lo sviluppo delle Initial Coin Offering (ICO).

Il documento evidenzia l'importanza di una maggiore chiarezza normativa e un quadro di vigilanza apposito per le ICO, definendo tali mosse come "un primo passo verso un uso più sicuro a fini finanziari". Il rapporto invita inoltre alla standardizzazione degli obblighi informativi e migliorare le misure antiriciclaggio e (AML) e contro il finanziamento del terrorismo (CFT)

Un altro documento dedicato ai punti salienti del rapporto afferma:

"Dovrà essere raggiunto un delicato equilibrio nello sviluppo o nell'applicazione di requisiti normativi e di vigilanza che non privino il meccanismo delle ICO dei suoi vantaggi in termini di velocità e costi, in particolare quando si parla di offerte di dimensioni più ridotte".

Lo stesso documento afferma inoltre che, data la natura globale delle ICO, è necessaria una cooperazione internazionale per prevenire l'arbitraggio normativo. Secondo il testo, tale collaborazione "consentirà alle ICO di offrire il loro potenziale per il finanziamento delle PMI [piccole e medie imprese] basate su blockchain, proteggendo adeguatamente gli investitori".

L'OCSE è un'organizzazione che si descrive come "controparte economica della NATO", con la missione di "aiutare i governi a raggiungere una crescita economica e un sostenibile e un miglioramento degli standard di vita".

A settembre, l'OCSE ha tenuto la "prima grande conferenza internazionale" dedicata alla blockchain. Gli organizzatori si concentrarsi sull'utilizzo della tecnologia blockchain nelle attività governative e nelle iniziative pubbliche, nonché sugli aspetti normativi.