Proprio mentre il Bitcoin “originale” superava i 1.000 miliardi di dollari di market cap, due fork della criptovaluta più popolare del mondo hanno invece perso un'importante fonte di liquidità: l’exchange OKCoin ha deciso di rimuovere BSV e BCH.

In un post sul blog della società, il CEO di OKCoin Hong Fang ha spiegato di aver deciso di rimuovere i token per proteggere gli investitori da una "campagna di disinformazione

Fang ha sottolineato che l'exhcange esamina regolarmente gli asset che sceglie di quotare attraverso vari dati, "compreso lo sviluppo dell'ecosistema e l'ethos", nonché "campanelli d'allarme etici o reputazionali": i due fork sono stati rimossi a seguito della revisione più recente. Data la "storia unica ed il contesto", tuttavia, Fang scrive che l'azienda si è sentita in dovere di spiegare la propria decisione. 

Nel post si legge:

"Quando è arrivata la notizia che Craig Wright, autoproclamatosi creatore di Bitcoin e sostenitore di BSV, stava intraprendendo azioni legali per far valere il proprio copyright sul white paper di Bitcoin, ci siamo trovati di fronte a un dilemma molto scomodo."

Fang ha sottolineato che "Bitcoin è un software aperto", e pertanto disaccordi di questo tipo non sono certo inusuali in un contesto di open software, alla fine "abbiamo difficoltà ad ignorare la malevola campagna di disinformazione condotta da Craig Wright e altri membri di alto profilo delle community [di BCH e BSV]". 

Fang ha concluso dicendo: 

"Vediamo entrambi i fattori come molto pericolosi per Bitcoin, che è il fondamento della nostra industria. Considerato che non abbiamo un modo migliore di scindere BSV dall'attacco di Wright alla comunità open-source, e per differenziare questi due protocolli derivati dal Bitcoin originale sulla nostra piattaforma, ci sentiamo più a nostro agio a rimuoverli." 

Secondo Coingecko, OKCoin è una società registrata negli Stati Uniti e ha un volume di scambi pari a 50 milioni di dollari al giorno: BTC/USD che rappresenta il 70% di tale cifra. Prima dell'annuncio, BSV rappresentava solo 30.000$ in volume e BCH 150.000$. 

BCH ha avuto un anno di alti e bassi. All'inizio del mese, l'impennata del prezzo di Dogecoin ha portato BCH fuori dalla classifica dei primi 10 asset per market cap, anche se nel dicembre dello scorso anno l'imprenditore Kim Dotcom ha parlato favorevolmente del fork di Bitcoin, fissando un obiettivo di prezzo di 3.000 dollari a moneta. BCH è in crescita del 70% su base annua, a 714$.

BSV ha avuto un anno più difficile rispetto a BCH, scendendo del 21% fino a 241$. Tuttavia, la moneta ha avuto un po' di attenzione mediatica di recente: a seguito di un'apparizione di Jimmy Nguyen su Fox Business, alcuni hanno ipotizzato che la rete abbia contattato il sostenitore di BSV per errore, quando invece voleva un punto di vista esperto sul Bitcoin “originale”.