Dopo settimane di attesa, il noto exchange OKEx sta finalmente per riattivare la funzione di prelievo, sospesa in data 16 ottobre: una decisione che aveva notevolmente scosso il mercato crypto.
Secondo un comunicato del 19 novembre, i clienti potranno nuovamente prelevare i propri fondi entro il 27 novembre. OKEx effettuerà controlli di sicurezza per riprendere le operazioni con gli hot wallet e garantire che i fondi degli utenti siano al sicuro.
OKEx sostiene che i fondi degli utenti sono coperti al 100% dalle riserve e quindi "potranno essere ritirati senza alcuna restrizione."
Contemporaneamente alla ripresa dei prelievi, OKEx lancerà un nuovo programma di ricompense per gli utenti: evidentemente un modo di scusarsi per il congelamento dei fondi, durato più di un mese. I dettagli relativi al programma saranno resi noti nei prossimi giorni.
L'annuncio di ieri chiarisce il motivo per cui la piattaforma aveva deciso di congelare i prelievi, in quanto che uno dei suoi detentori di chiavi private "ha fornito assistenza alle autorità in un'indagine già citata in precedenza".
A seguito della partecipazione all'indagine, l'individuo non sarebbe stato in grado di autorizzare le transazioni all'interno del sistema di hot wallet dell'exchange. OKEx ha dichiarato di avere un piano di emergenza per i detentori di chiavi private, che prevede l’emissione di una chiave di riserva in caso di morte o perdita di memoria, ma ha ammesso che non copre tutta la possibile casistica:
"Purtroppo non siamo riusciti a includere nel nostro piano di emergenza ogni possibile scenario, quale ad esempio quello in cui i titolari di chiavi private diventano irraggiungibili a causa di circostanze impreviste. In questo specifica circostanza, quindi, il problema correlato all’irreperibilità a breve termine del detentore delle chiavi private non è stato di natura tecnica."
L’exchange sostiene di non essere stato coinvolto in attività illegali. Dopo la sospensione iniziale dei prelievi, infatti, erano iniziate a circolare notizie secondo cui il fondatore di OKEx, Mingxing Xu, fosse sotto inchiesta da parte delle autorità cinesi.
Appena poche ore prima che OKEx sospendesse i prelievi sulla sua piattaforma, Whale Alert, servizio di monitoraggio di transazioni crypto, aveva segnalato una serie di cospicui trasferimenti di fondi tra OKEx e vari wallet sconosciuti: uno di questi ammontava a 1.180 Bitcoin (BTC), poi ne è stato effettuato un altro, questa volta da 3.500 BTC. All'epoca, le due transazioni combinate valevano circa 53,2 milioni di dollari.