Cresce la resistenza ai piani del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di integrare un convinto oppositore sia delle banche che delle criptovalute a capo dell'Office of the Comptroller of the Currency (OCC).

La proposta di nomina di Saule Omarova, professoressa di diritto, a capo dell'agenzia di regolamentazione ha sollevato le perplessità negli ambienti politici e finanziari, in quanto ampiamente considerata contraria sia alle grandi banche che alle criptovalute.

In un tweet del 28 settembre, il senatore repubblicano del Texas Ted Cruz è stato l'ultimo "crypto-alleato" ad intervenire, sostenendo che le sue decisioni, se nominata, potrebbero cambiare il futuro dell'industria:

"Non solo Saule Omarova, la scelta di Biden per guidare l'OCC, è una minaccia per la nostra economia tradizionale, ma vuole anche regolamentare le criptovalute, trascinandole nell'oblio.

Le criptovalute dovranno affrontare normative governative che ne definiranno il futuro. Questa nomina va fermata".

Anche numerose grandi banche e associazioni bancarie sono contrarie alla nomina: l'American Bankers Association sta discutendo se contrastare pubblicamente la decisione. In una dichiarazione del 24 settembre, Rob Nichols, presidente e CEO di ABA, ha dichiarato che "siamo seriamente preoccupati per le sue intenzioni atte a ristrutturare radicalmente il sistema bancario della nazione."

La scorsa settimana anche Pat Toomey, repubblicano nel Senate Banking Committee, si è espresso in opposizione alla nomina affermando di avere "serie riserve" date le sue "idee di estrema sinistra."

Il presidente e amministratore delegato dell'Indipendent Community Bankers of America, Rebeca Rainey, ha affermato che Omarova "sposterebbe il sistema bancario locale e limiterebbe la crescita economica nelle comunità locali."

L'OCC supervisiona i colossi bancari americani come Goldman Sachs, JPMorgan e Citi Group, nonché alcuni aspetti dell'industria delle criptovalute.

Pare che Omarova, che in precedenza ha dichiarato di voler "porre fine al settore bancario come lo conosciamo", voglia imporre regole più severe. Ha anche affermato come la crescita delle criptovalute stia "beneficiando principalmente del sistema finanziario disfunzionale che già abbiamo".

La candidata condivide le opinioni con alcuni legislatori anti-crypto, come la senatrice Elizabeth Warren, secondo la quale gli asset digitali minaccerebbero di destabilizzare l'economia. Da parte sua, Warren ha dichiarato che la nomina è una "notizia molto rilevante", in attesa di regolamenti più pesanti.

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L'OCC, sotto l'attuale governo, si è trasformata da una delle agenzie del Tesoro più crypto-favorevoli in una tra le più ostili. L'ex direttore del team legale di Coinbase, Brian Brooks, è entrato a far parte dell'OCC nel marzo 2020, aprendo la strada alla legislazione che consente alle banche di custodire criptovalute.

A gennaio, il regolatore bancario ha comunicato alle banche nazionali la possibilità di gestire nodi indipendenti per reti di registri distribuiti. La retorica è però cambiata: il 21 settembre, il capo ad interim dell'OCC, Michael Hsu, ha avvertito che i prodotti finanziari decentralizzati sono simili a quelli che hanno catalizzato la crisi finanziaria globale nel 2008.