Benjamin Diokno, direttore del Bangko Sentral ng Pilipinas (BSP), vale a dire la Banca Centrale delle Filippine, ha lanciato un monito contro l'utilizzo delle criptovalute per il finanziamento del terrorismo, sottolineando che l'istituzione continuerà a studiare attentamente il loro impiego all'interno del paese.

Diwa Guinigundo, vicedirettore della banca, ha inoltre criticato l'effettiva capacità di Bitcoin di operare come unità di conto, strumento di scambio e riserva di valore. A suo parere, la forte volatilità della criptovaluta ostacola tutti e tre questi utilizzi.

Ciononostante, Diokno riconosce che la blockchain e certe implementazioni dei registri distribuiti possono risultare utili per pagamenti e transazioni peer-to-peer, e rappresentano per tale motivo una seria minaccia per il settore bancario tradizionale:

"La teoria dei giochi determina possibili disfunzioni durante i crolli del mercato, quando nessuno ha più fiducia dell'altro. Non può essere presente totale indifferenza nei confronti della banca centrale o di un ente di terze parti."

A febbraio di quest'anno, le Filippine hanno introdotto nuove regolamentazioni relative alla distribuzione e all'acquisizione di utility e security token.