Quest'anno, l'exchange di criptovalute statunitense Coinbase ha tagliato "almeno" quindici dipendenti dopo averne assunto 250. Lo rivelano alcune fonti anonime citate in un articolo di Yahoo Finance.

In una curiosa inversione di marcia rispetto al piano di espansione dello scorso anno, la società ha confermato i licenziamenti in una dichiarazione riguardante le sue future politiche di assunzione.

"Abbiamo appreso che alcuni team sono più efficienti, efficaci e felici nei loro ruoli quando lavorano insieme", riporta Yahoo citando testualmente la dichiarazione:

"Quindi, d'ora in poi alcuni team, tra cui quelli di supporto clienti, protezione dalle frodi e garanzia di conformità, assumeranno solo dipendenti negli uffici Coinbase".

Anche se Coinbase non ha confermato ufficialmente quanti dipendenti abbiano perso il loro posto di lavoro, alcuni insider della compagnia sostengono che tale numero non fosse inferiore a quindici.

"La gente qui è piuttosto arrabbiata, e finora la leadership sta gestendo male le comunicazioni", ha dichiarato una delle fonti a Yahoo.

Coinbase ha dovuto affrontare una forte reazione già nel 2017, quando un enorme afflusso di utenti sul suo exchange scatenò una serie di problemi tecnici, tanto da mettere in crisi il supporto clienti. Di conseguenza, i dirigenti si sono impegnati a espandere in modo significativo il numero di dipendenti disponibili per soddisfare la domanda dei clienti.

Prima di licenziamenti, a settembre Coinbase aveva 500 dipendenti, metà dei quali aveva iniziato a lavorare quest'anno.

A ottobre, la valutazione della società ha raggiunto gli 8 miliardi di dollari, a ridosso del presunto lancio di un'IPO.