Durante una community call in gran parte dedicata ai festeggiamenti per "Aaveversary", ovvero l’anniversario del lancio di Aave sulla mainnet di Ethereum, c’è stato anche uno sguardo al possibile futuro di Aave: Delphi Digital ha lanciato una proposta per modificare radicalmente il Safety Module di Aave e creare una nuova offerta di prodotti assicurativi. 

Attualmente, i possessori del governance token $aave possono far staking nel Safety Module, un liquidity pool progettato per essere una sorta di assicurazione del protocollo contro un "evento di deficit", come ad esempio un exploit di uno smart contract. Gli stakeholder rischiano fino al 30% dei fondi che bloccano nel Safety Module, ma ottengono in cambio un rendimento attualmente pari al 4,66%. Questo pool ha attirato quasi 375 milioni di dollari, ed attualmente è il più grande fondo assicurativo decentralizzato del suo genere. 

Tuttavia, secondo Jose Maria Macedo e Jonathan Erlich, rispettivamente partner ed analista di Delphi Digital, ci sono molti difetti in questo sistema. Ad esempio, il Security Module copre l'intera piattaforma, il che significa che è difficile determinare la propensione del mercato ad investirci; ci sono ulteriori rischi sistemici con ogni nuovo progetto che viene quotato su Aave; infine, chi fa staking nel Security Module copre tutti progetti a diversi livelli individuali di rischio, ottenendo però sempre lo stesso tasso di rendimento. 

Soluzioni di mercato

La proposta di Delphi Digital intende modificare questo sistema e creare una soluzione di mercato per ovviare a questi difetti. Macedo ed Erlich, in una recente intervista con Cointelegraph, hanno dichiarato:

"Nella nostra proposta, piuttosto che un’assicurazione che viene offerta in bundle con tutti i depositi, [il Security Module] viene invece offerto come prodotto separato, lato domanda. […] Questo permette di calcolare con precisione la domanda e la capacità di copertura e quindi il price risk, utilizzando meccanismi di mercato". 

Questa modifica aggiungerebbe l'opzione per gli utenti di avere un deposito coperto o scoperto: i depositi coperti offrirebbero un tasso di interesse più basso al fine di soppesare il costo dell'assicurazione. Ciò consentirebbe lo sviluppo di un mercato più robusto e complesso.

Gli staker del Security Module potrebbero operare all'interno di diverse categorie di rischio e i depositanti ottenere una maggiore efficienza del capitale investito, in quanto potrebbero decidere di quale assicurazione hanno bisogno. Macedo ed Erlich hanno sottolineato: 

"Crediamo che [questo] design sia più efficiente perché, invece di imporre un costo assicurativo uniforme in tutti i mercati monetari di Aave, può invece valutare ogni attività in modo indipendente in base ai rischi specifici ad essa associati."

Forse la cosa più entusiasmante è che questo sistema potrebbe diventare una sorta di "assicurazione generalizzata" per Aave, progettata per competere con progetti come Cover e Nexus Mutual. Inoltre, secondo gli esperti di Delphi Digital:

"Con le soluzioni assicurative esistenti gli utenti devono acquistare in anticipo una copertura che dà loro diritto ad un’assicurazione su un determinato protocollo per un determinato periodo di tempo (generalmente almeno 6 mesi).

Con lo stato attuale della DeFi, la maggior parte degli utenti non sa dove saranno i loro capitali la prossima settimana, figuriamoci tra 6 mesi. [...] Con la nostra architettura, gli utenti pagano l'assicurazione solo mentre la utilizzano e il processo di acquisto/vendita è completamente astratto". 

Venture Capital e DAO, insieme? 

La proposta è importante non solo perché potrebbe potenzialmente introdurre una linea di prodotti completamente nuova nell'ecosistema Aave, ma anche perché chi l'ha progettata — Delphi Digital — offre sì servizi di ricerca e consulenza, ma ha anche una divisione che si occupa di venture capital.  

Grazie alla loro natura aperta e permissionless, i progetti gestiti da DAO come Aave possono ospitare chiunque, compresi i Venture Capitalist. Tuttavia, molti osservatori hanno criticato i progetti che hanno accettato l’ingresso di capitali di rischio prima del decentramento della governance, poiché ritengono che l'influenza delle società centralizzate possa entrare in conflitto con la visione e gli obiettivi della community. 

Ma nel caso di Delphi, i Venture Capitalist potrebbero aiutare a portare avanti un progetto. Macedo ed Erlich hanno spiegato:

"I capitali abbondano nel mondo crypto e quando entriamo in un progetto, il nostro obiettivo non è mai solo quello di investire denaro, ma anche il capitale intellettuale del nostro team e il tempo per aiutarlo ad andare avanti. […] Stiamo lavorando su più proposte in questo momento, e abbiamo un lungo elenco di idee e cambiamenti che vorremmo apportare." 

Se da un lato questo tipo di attività va senza dubbio a vantaggio di Delphi, dall'altro è anche una scommessa più ampia sul futuro delle DAO.  

Vediamo le DAO come la prossima evoluzione del coordinamento umano. Nel lungo periodo, crediamo che la maggior parte delle organizzazioni sarà strutturata come una DAO, approfittando della loro natura internet-native, senza confini, e dei vantaggi di efficienza e di automazione che forniscono.