Hydro-Québec, un importante fornitore di elettricità in Canada, interromperà temporaneamente l'elaborazione delle richieste da parte dei miner di criptovalute, allo scopo di rispettare il proprio obbligo di erogare energia all'intera provincia. Lo ha rivelato la compagnia stessa in un recente comunicato stampa.

Hydro-Québec sta infatti affrontando una domanda "senza precedenti" da parte delle aziende blockchain, le quali superano la capacità a breve e medio termine della rete elettrica. L'Amministrazione Provinciale del Québec ha pertanto ordinato al fornitore di arrestare la vendita di energia a nuovi miner di criptovalute, annunciando al tempo stesso la realizzazione di una nuova infrastruttura per questo genere di clienti.

Nei prossimi giorni Hydro-Québec presenterà una domanda al Régie de l'Énergie, l'ente locale di regolamentazione energetica, proponendo un processo di selezione per progetti blockchain, così da "non perdere le occasioni offerte da questa industria". L'organo governativo si occuperà di scegliere le compagnie che possono offrire alla provincia i maggiori vantaggi economici, compresi investimenti e la creazione di posti di lavoro.

Éric Filion, presidente di Hydro-Québec Distribution, ha dichiarato:

"L'industria blockchain è una strada promettente per Hydro-Québec. Ciononostante, è necessario imporre delle linee guida per assicurare che lo sviluppo di questo settore possa offrire vantaggi per il Québec , senza portare ad un incremento dei prezzi per i nostri clienti. Parteciperemo attivamente al processo del Régie de l'Énergie, così che tali regolamentazioni possano essere elaborate il più velocemente possibile."

A marzo dello scorso anno, il governo del Québec ha dichiarato di "non essere interessato" a fornire elettricità a basso costo ai miner di Bitcoin, nel caso in cui questi non forniscano alcun "valore aggiunto" alla società e all'economia locale.