Nel 2025 il mercato dei Real World Asset (RWA) è emerso come una delle tendenze chiave nel settore delle criptovalute, con un numero crescente di aziende che hanno deciso di seguire la tendenza della tokenizzazione.
Sebbene alcuni studi abbiano indicato un aumento massiccio del 260% dei RWA quest'anno, alcuni dirigenti del settore hanno messo in dubbio l'entità delle dimensioni del mercato riportate, sostenendo che il settore sia ancora troppo giovane e relativamente piccolo.
I dirigenti del settore hanno riferito a Cointelegraph che la lentezza nell'adozione potrebbe derivare da normative obsolete, accesso limitato e diffusi fraintendimenti su come sarebbero garantiti gli asset tokenizzati.
Tuttavia, la questione della copertura dei RWA non è solo tecnologica, ma è soggetta ad altre considerazioni.
“Non è solo una questione di codice”: La fondazione RWA è legittima
La questione della copertura dei RWA è importante poiché i token crypto sono spesso trainati da hype, marketing o da meme piuttosto che da fondamentali reali, come ha spiegato a Cointelegraph Adam Levi, co-fondatore della piattaforma di tokenizzazione Backed.
“Per gli asset reali come le azioni tokenizzate, la fiducia dipende interamente da come è strutturato il prodotto e da quanto è trasparente e regolamentato l'emittente”, ribadisce Levi.
Secondo Levi, nel valutare i token RWA finanziari come quelli emessi da xStocks di Backed, è importante comprendere che la loro copertura va oltre la semplice questione tecnologica.
“Si tratta di una questione legale e finanziaria”, afferma, aggiungendo che la garanzia è l’obbligo legale vincolante dell’emittente di mantenere la copertura totale e meccanismi di emissione e rimborso trasparenti, regolati da norme chiare:
“Anche la tecnologia (smart contract sicuri, piattaforme tecnologiche e integrazioni di custodia) è essenziale, ma la fiducia nei prodotti finanziari deriva da impegni vincolanti nell'ambito di solidi quadri normativi. Il fondamento è legale, non solo una questione di codice”
Il vicepresidente esecutivo di TZero, Alan Konevsky, ha affermato che la tokenizzazione dei RWA, in particolare quelli basati su oggetti fisici come immobili o oggetti da collezione, non può ancora essere un processo completamente automatizzato.
“Gli strumenti finanziari, in particolare se tokenizzati, possono essere completamente automatizzati”, ha aggiunto, sottolineando che la tokenizzazione degli asset fisici richiede l’intermediazione dei partecipanti tradizionali al mercato.
La questione legale non è garantita al 100%
La copertura dei RWA è una questione reale per il settore, ma non è esclusiva delle criptovalute, in quanto sfide simili esistono anche negli investimenti tradizionali come il settore immobiliare, ha dichiarato a Cointelegraph il co-fondatore di Stobox Ross Shemeliak.
“La tokenizzazione qui è solo un metodo di investimento”, ha spiegato Shemeliak, concordando sul fatto che la responsabilità ricade attualmente sui fornitori di tokenizzazione, che conducono una due diligence avanzata e riesaminano il memorandum di offerta, gli asset sottostanti e le restrizioni legali.
“Tuttavia, non si tratta di una garanzia sicura al 100%: la complessità delle verifiche a volte porta i fornitori a lanciare progetti truffaldini”, denota, suggerendo una soluzione sotto forma di token RWA ad alto contenuto di dati, in cui lo smart contract conserva i dati dell’archivio e i dettagli degli asset direttamente sulla blockchain.
Cosa sono i token RWA ad alta densità di dati?
Secondo Shemeliak, i token RWA ad alta densità di dati non rappresentano solo la proprietà, ma incorporano o collegano dati strutturati e dinamici relativi all'asset, come la valutazione, lo status giuridico e altri dati.
“Ciò crea un nuovo livello di trasparenza, interoperabilità e fiducia degli investitori, qualcosa che spesso mancava ai titoli tradizionali e ai token in fase iniziale”, ha affermato.
Tra gli esempi nel settore della tecnologia dei token RWA ad alta densità di dati, Shemeliak ha citato il protocollo di interoperabilità cross-chain e proof-of-reserves di Chainlink, implementato da piattaforme come Backed Finance, Maple Finance e Centrifuge.
Inoltre, Stobox ha riscontrato che le prime cinque giurisdizioni per l'esecuzione di un accordo di tokenizzazione sono le Isole Vergini Britanniche, lo Stato americano del Wyoming, il Liechtenstein, Singapore e le Isole Marshall.
“Nonostante siano tra i primi cinque in termini di qualità ed efficienza normativa, Singapore e Lussemburgo rimangono poco utilizzati come destinazioni per veicoli speciali per operazioni di tokenizzazione: rappresentano meno del 2% delle operazioni globali”, ha riportato Stobox nel suo Tokenization Jurisdiction Report condiviso con Cointelegraph.
Traduzione a cura di Walter Rizzo