Ray Dalio, una vera e propria leggenda degli hedge fund, prevede che le valute digitali come Bitcoin (BTC) finiranno con il non aver successo: si aspetta che le autorità impongano misure restrittive sulle criptovalute quando si renderanno conto della loro crescita "materiale".

Grafico del prezzo di Bitcoin a partire dal 1° gennaio 2020
Grafico del prezzo di Bitcoin a partire dal 1° gennaio 2020. Fonte: TradingView 

Nel frattempo, BTC ha avuto performance su base annuale di gran lunga migliori di quelle di Bridgewater (l’hedge fund di Dalio, N.d.E.). Barry Silbert, CEO di Grayscale, società di investimento crypto con oltre 9 miliardi di dollari di asset in gestione, ha dichiarato:

"Rendimenti YTD: Bridgewater Pure Alpha II Fund: -18%; Bitcoin: +115%."

In ogni caso, risulta complesso comparare direttamente Bitcoin e Bridgewater. Il primo è una moneta digitale decentralizzata con un market cap di 291 miliardi di dollari, mentre il secondo è un hedge fund che gestisce asset per 148 miliardi di dollari, secondo dati di settembre 2020. 

Tuttavia, il contrasto nella performance mostra che Bitcoin ha un potenziale risk-reward molto più elevato, soprattutto perché la sua capitalizzazione di mercato oggi è solo il 2,36% dell'oro. 

Altri investitori miliardari mostrano notevole interesse per Bitcoin 

In definitiva, lo scetticismo di Dalio nei confronti delle criptovalute si basa solo sulla potenziale azione repressiva delle autorità.  

Se le crypto vedranno una crescita materiale, Dalio sostiene che i governi probabilmente intensificheranno i loro sforzi per limitarne l’uso, anche se non ha specificato a quale soglia di prezzo di BTC i governi inizieranno a prendere provvedimenti: 

"Non credo che le valute digitali avranno successo nel modo in cui la gente spera."

Lo scetticismo di Dalio è stato condiviso anche da vari funzionari governativi; persino il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rilasciato una dichiarazione sul Bitcoin nel luglio 2019. All'epoca, Trump scrisse su Twitter:

"Non sono un fan del Bitcoin e delle altre criptovalute, non sono denaro ed il loro valore è altamente volatile, si basa sul nulla."

Tuttavia, l'ex presidente Barack Obama aveva descritto il Bitcoin come un "conto bancario svizzero", alludendo al fatto che gli Stati non potranno vietare completamente qualcosa che ha portata globale e che può essere facilmente comprato dai singoli individui.  

Durante un discorso al festival South by Southwest del 2016, parlando delle crypto l'ex presidente Obama aveva detto:

"Tutti vanno in giro con un conto bancario svizzero in tasca."

Il Bitcoin, fondamentalmente, è un protocollo software peer-to-peer. I governi potrebbero agire imponendo restrizioni all'uso delle criptovalute e dichiarando fuorilegge le piattaforme che facilitano l’ingresso e l’uscita dei fondi dall’ecosistema, ma questo avrebbe il risultato di rendere più complesse le iniziative anti-riciclaggio, in quanto gli utenti potrebbero semplicemente optare per la clandestinità o muoversi verso giurisdizioni più amichevoli.

Inoltre, se le criptovalute si spostassero nei cosiddetti “gray market” e la gente iniziasse a scambiarle in modo peer-to-peer, diventerebbe molto più difficile reprimere attività illecite. Ci sono pertanto valide argomentazioni a sostegno della tesi per cui non è nell'interesse dei governi vietare del tutto il Bitcoin.

Inoltre, negli ultimi mesi anche altri miliardari hanno iniziato a mostrare il loro sostegno a Bitcoin. Come riportato da Cointelegraph, l’hype per BTC negli ambienti finanziari mainstream è causato dalle sue caratteristiche, che lo rendono una riserva di valore efficiente e, forse più importante, che non può essere confiscata. 

Bitcoin è liquido e decentralizzato, oltre ad essere facile da scambiare, trasferire e conservare in modo sicuro. Queste caratteristiche gli permettono di essere un ottimo bene rifugio e una contromisura contro l'inflazione, avendo barriere all'ingresso molto basse.

Come notato dallo sviluppatore DeFi Julien Bouteloup, Dalio aveva già espresso scetticismo nei confronti del Bitcoin in passato. Nel 2017, prima che BTC raggiungesse il massimo storico a circa 20.000 dollari, Dalio aveva definito Bitcoin una bolla. 

Per ora, Dalio non è convinto

Durante un’intervista con Yahoo Finance, Dalio ha anche sottolineato che non sceglierebbe mai Bitcoin come alternativa all'oro. 

Nonostante il brusco crollo del 60% sofferto da Bitcoin nel mese di marzo, l'asset digitale ha avuto performance ampiamente migliori dell'oro per tutto il 2020

Il prezzo di Bitcoin e oro nell’ultimo anno. Fonte: TradingView.com 

Da gennaio ad oggi, l'oro ha guadagnato circa il 23%. Nello stesso periodo BTC si è apprezzato del 119%, passando da 7.165 a oltre 15.700 dollari.