Carlos Colesa, vicedirettore generale per l'innovazione finanziaria della Banca di Spagna, crede che Bitcoin (BTC) non possa risolvere i problemi dei principali sistemi di pagamento: tali dichiarazioni sono state rilasciate all'interno di un resoconto sulle criptovalute pubblicato in data 17 febbraio.

Lo studio, dal titolo "Bitcoin: una soluzione per i sistemi di pagamento o una soluzione in cerca di un problema?", è stato contrassegnato come un occasional paper. Questo significa che la Banca di Spagna non condivide necessariamente la medesima opinione dell'autore.

Colesa ha comparato Bitcoin ai sistemi di pagamenti tradizionali e agli intermediari finanziari. L'uomo spiega innanzitutto che la rete blockchain di Bitcoin può elaborare soltanto 250.000 transazioni al giorno, pertanto assolutamente incapace di gestire i volumi globali. Ad esempio il Sistema Nacional de Compensación Electrónica (SNCE), la piattaforma spagnola per pagamenti al dettaglio, elabora ogni giorno circa 7,2 milioni di pagamenti.

Poiché i miner devono approvare le transazioni, i pagamenti in Bitcoin risultano non soltanto estremamente lenti, ma il tempo richiesto per il loro completamento è in molti casi imprevedibile. Pertanto il sistema di consenso Proof of Work (PoW) limita la rete e offre ben pochi benefici, conclude Colesa. 

L'uomo considera inoltre la combinazione di chiavi pubbliche e private poco affidabile, in quanto vulnerabile a svariate tipologie di truffe e frodi. E la perdita di questi dati rende impossibile il recupero dei fondi.

Si tratta di un'opinione condivisa da numerosi detrattori di Bitcoin, come Nouriel Roubini, secondo il quale le criptovalute sono in realtà estremamente centralizzate:

"La decentralizzazione delle criptovalute è un mito. Si tratta di un sistema più centralizzato della Corea del Nord: i miner sono centralizzati, gli exchange sono centralizzati, gli sviluppatori sono dittatori centralizzati (Buterin è un 'dittatore a vita'), e il coefficiente di disuguaglianza di Gini del Bitcoin è peggiore di quello della Corea del Nord."