Secondo quanto riportato da Vice News, la Corea del Nord è nelle prime fasi dello sviluppo di una criptovaluta simile a Bitcoin (BTC).

Pyongyang prova ad eludere le sanzioni

Secondo il report, il progetto ha l'obiettivo di aiutare la Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC) a sottrarsi alle sanzioni internazionali e trovare un modo per aggirare "il sistema finanziario globale dominato dagli Stati Uniti".

Alejandro Cao de Benos, responsabile conferenze crypto della Corea del Nord, ha affermato che la valuta digitale sarà "più simile a Bitcoin o altre criptovalute". Cao de Benos, che è anche un delegato speciale per il Comitato per le relazioni culturali per la RPDC, ha aggiunto:

“Siamo ancora nelle primissime fasi della creazione del token. Ora siamo nella fase di studio degli asset che gli conferiranno valore [...] Per ora, non abbiamo in programma do digitalizzare il won nordcoreano.”

Secondo Vice, l'ambasciata nordcoreana delle Nazioni Unite a New York si è rifiutata di confermare o smentire le sue dichiarazioni. "Non sono in grado di darti una risposta", avrebbe affermato uno dei portavoce dell'ambasciata.

Come riportato in precedenza da Cointelegraph, il Comitato per le Sanzioni della Corea del Nord del Consiglio di sicurezza dell'ONU ha dichiarato che gli hacker della RPDC stavano prendendo di mira le banche straniere e gli exchange di criptovalute, con l'obiettivo di rubare denaro utilizzato per finanziare il suo programma di armi di distruzione di massa. Il comitato ha stimato che la RPDC ha incassato quasi 2 miliardi di dollari da tali attività.

In risposta, Pyongyang ha affermato che gli Stati Uniti e altre forze ostili stanno diffondendo voci diffamatorie sulle intenzioni e le attività del Paese.