Secondo un annuncio del 2 novembre, la Reserve Bank of Australia (RBA) collaborerà con la Commonwealth Bank, la National Australia Bank, la società di servizi finanziari Perpetual e la società di software ConsenSys ad un progetto per valutare il potenziale utilizzo nel Paese di una CBDC wholesale, utilizzando la "tecnologia a registri distribuiti basata su Ethereum".

L'RBA ha dichiarato che si occuperà dello sviluppo di un proof-of-concept per "l'emissione di una forma tokenizzata di CBDC". L’ente ha menzionato espressamente che il progetto mira a valutare l’emissione di prestiti tokenizzati su una DLT ed a esplorare le implicazioni dell’acquisto di securities tramite atomic swap cross-chain.  

L’assistant governor della RBA, Michele Bullock, ha dichiarato:

"Con questo progetto intendiamo esplorare le implicazioni di una CBDC relative all'efficienza, alla gestione del rischio e all'innovazione nelle transazioni wholesale sui mercati finanziari. [...]

Anche se l'opportunità di utilizzare una CBDC in questi mercati rimane una domanda aperta, siamo lieti di collaborare con i nostri partner del settore per valutare se ci sia un ruolo futuro per una CBDC wholesale nel sistema dei pagamenti australiano." 

La RBA sembra però fare continui dietrofront quando si tratta delle CBDC. Il 14 ottobre, l'head of payments policy della banca centrale aveva dichiarato che l’ente avrebbe continuato a fare ricerche sulle CBDC, nonostante la stessa Reserve Bank, a settembre, avesse sottolineato che non c'erano solide motivazioni di policy per emetterne una.

Come alternativa all'emissione di una CBDC, la banca ha sottolineato il successo dell'efficiente “New Payments Platform” del Paese e ha dichiarato di essere disposta a fornire l'accesso alle banconote fiat "fino a quando gli australiani vorranno continuare ad utilizzarle". 

La banca centrale ha dichiarato che il progetto sarà completato entro la fine dell'anno e che un report verrà pubblicato nel 2021.