La Reserve Bank of Australia ha rivelato di star portando avanti uno studio in merito alle Central Bank Digital Currency, meno di un mese dopo aver dichiarato di non averne alcun bisogno. 

La RBA ha anche specificato di star valutando la possibilità di emettere una CBDC "wholesale", più mirata. 

Tony Richards, head of payments policy della RBA, parlando alla “Blockchain, Cryptocurrency and Fintech Conference” della University of Western Australia, ha dichiarato: 

“Continueremo a considerare l'opportunità di emettere una CBDC: il modo in cui potrebbe essere progettata, i potenziali benefici e le implicazioni politiche, nonché le condizioni in cui potrebbe emergere una significativa domanda per una CBDC.”

Richards ha aggiunto che non si sono ancora concretizzate forti motivazioni che possano spingere i decisori pubblici australiani ad emettere una CBDC generalista o “retail”: secondo alcune indiscrezioni trapelate a metà settembre, la RBA all'epoca era molto scettica in merito e non credeva che una CBDC fosse necessaria. 

Richards ha inoltre sottolineato che, mentre Bitcoin e le altre criptovalute si basano su blockchain pubbliche, questo probabilmente non accadrebbe con una CBDC, sviluppata utilizzando un registro digitale permissioned e centralizzato. 

La RBA, al momento, sta ancora valutando gli elementi di questa potenziale CBDC, come ad esempio la sua natura account-based o token-based, per non dire della disputa in merito ad un suo potenziale utilizzo offline. 

Richards ha dichiarato che la Banca Centrale, oltre a monitorare i casi d’uso per una CBDC “retail”, sta conducendo una ricerca sulle implicazioni tecnologiche e politiche di una potenziale CBDC "wholesale”, accessibile solo ad un piccolo gruppo di società finanziarie. 

Il dirigente ha rassicurato il pubblico che la Banca centrale ha una mentalità aperta in merito alla CBDC e che continuerà a monitorare gli sviluppi in questo settore: 

“Se alcune giurisdizioni si muoveranno fortemente verso le CBDC, ci saranno molte banche centrali, come la nostra, che faranno molta attenzione ad i futuri sviluppi.”

Uno dei Paesi che sta investendo maggiormente sulla Central Bank Digital Currency è la Cina: Pechino sta intensificando i test per la sua CBDC, anche tramite la distribuzione gratuita di 10 milioni di "yuan digitali" (pari a circa 1,5 milioni di dollari) ai cittadini di Shenzhen.