Stando allo Statement on Developmental and Regulatory Policies pubblicato in data 5 aprile, la Reserve Bank of India (RBI) ha annunciato di voler rilasciare la propria valuta digitale, in seguito ad un incontro con il Monetary Policy Committee (MPC).

La RBI ha istituito un gruppo interdipartimentale che si occuperà di studiare la fattibilità ed i potenziali vantaggi di una criptovaluta elargita da una banca centrale (CBDC). I risultati della ricerca verranno pubblicati a giugno di quest'anno.

"Le innovazioni tecnologiche, comprese valute digitali, hanno il potenziale di migliorare l'efficienza e l'inclusività del sistema finanziario", ha spiegato il Deputy Governor di RBI B. P. Kanungo al Times of India questo giovedì.

Nonostante l'indagine della RBI sul mondo delle criptovalute, la Banca Centrale ha recentemente vietato a tutti gli enti regolamentati di offrire servizi ad utenti, trader e possessori di monete digitali.

La posizione della RBI, a favore di una criptovaluta governativa ma contro monete decentralizzate, viene condivisa da molte banche centrali in tutto il mondo, nel tentativo di regolamentare la frontiera digitale.

Già nel lontano 2016, sia la Bank of England che la Banca Popolare Cinese avevano valutato l'idea di distribuire le proprie valute digitali. Lo scorso anno, la Bank of Canada ha pubblicato un documento estremamente approfondito sui benefici delle CBDC, mentre nei primi mesi del 2018 anche le banche centrali di Malesia, Taiwan, Polonia e Svizzera hanno rilasciato dichiarazioni riguardo al proprio interesse nello sfruttare la tecnologia Blockchain.

Questa settimana un ricercatore di R3 ha sconvolto i partecipanti alla conferenza Deconomy in Corea del Sud, affermando che le CBDC wholesale verranno presto implementate nel mondo reale.