Negli Stati Uniti la tecnologia dovrebbe essere considerato un problema nazionale, specialmente per quanto riguarda criptovaluteblockchain: tali dichiarazioni sono state rilasciate da Ryan Zagone, Director of Regulatory Relations di Ripple, durante la recente conferenza Consensus 2019.

In particolare, secondo Zagone gli Stati Uniti dovrebbero assicurare che il paese rimanga un leader del settore tecnologico, così da non dover fare affidamento sugli innovatori stranieri:

"È attualmente in corso un ampio dibattito a Washington riguardo al 5G, dominato da compagnie straniere, e al fatto che gli Stati Uniti fanno affidamento su tecnologie e competenze provenienti dall'esterno. Per quanto riguarda blockchain e criptovalute, penso che molti abbiano finalmente compreso che queste tecnologie faranno parte della nostra infrastruttura futura. È di fondamentale importanza, sia per la sicurezza nazionale che per l'economia, che gli Stati Uniti siano leader di questo settore."

Lo scorso mese, alcuni membri della House of Representatives statunitense hanno nuovamente introdotto il Token Taxonomy Act, che impedisce alle criptovalute di essere classificate come beni azionari. "È tempo che gli Stati Uniti si facciano finalmente avanti, ponendosi alla guida della tecnologia blockchain", aveva al tempo affermato Darren Soto, uno dei promotori di questo disegno di legge. L'uomo ha poi aggiunto:

"Dopo mesi di pareri e contributi pubblici, il nostro Token Taxonomy Act e il Digital Taxonomy Act aggiungono norme e definizioni critiche, al fine di offrire certezze e dare vita ad un solido mercato degli asset digitali negli Stati Uniti. Si tratta di un passo importante per promuovere l'innovazione e massimizzare il potenziale delle valute virtuali nell'economia statunitense, proteggendo al tempo stesso i consumatori e le finanze degli investitori."