Ripple ha recentemente stretto una collaborazione con le piattaforme di scambio Bittrex, Bitso e Coins.Ph, con sede rispettivamente negli Stati Uniti, Messico e Filippine, al fine di realizzare un ecosistema "sano" per gli exchange di criptovalute.
Grazie a questa iniziativa, le tre aziende potranno sfruttare la tecnologia xRapid di Ripple per convertire velocemente XRP in denaro tradizionale. Il funzionamento del progetto viene spiegato più nel dettaglio all'interno del comunicato:
"Un'istituzione finanziaria possiede un conto in Bittrex e avvia un pagamento in dollari statunitensi attraverso xRapid, che converte istantaneamente tali fondi in XRP. Il pagamento viene saldato sul registro di XRP. Il denaro passa poi a Bitso che, grazie alla sua liquidità in peso messicani, converte gli XRP in denaro fiat. Il pagamento viene infine inviato al conto bancario del destinatario".
La compagnia ha già completato con successo svariate iniziative sperimentali basate su xRapid, e pianifica di rilasciare entro fine anno una versione commerciale del prodotto. A maggio di quest'anno alcune compagnie hanno testato la piattaforma, segnalando una velocità di transazione superiore del 40-70% rispetto ai metodi tradizionali.
Nonostante le ottime prestazioni più volte dimostrate da questa tecnologia, a giugno David Schwartz, esperto di crittografia di Ripple, ha dichiarato che difficilmente nel prossimo futuro le banche adotteranno la blockchain per l'elaborazione dei pagamenti internazionali. L'uomo cita in particolare la presenza di troppi problemi legati alla scalabilità e alla privacy per poter utilizzare la blockchain a livello globale.
Questa settimana Jeremy Light, vicepresidente della divisione European Union Strategic Accounts di Ripple, ha rivelato durante una recente intervista telefonica che la compagnia è interessata ad entrare nel mercato cinese per accelerare i pagamenti internazionali effettuati attraverso la propria piattaforma distribuita.