Robinhood, piattaforma per il trading di azioni e criptovalute, ha deciso di ritirare la sua richiesta per ottenere una licenza bancaria presentata all'Office of the Comptroller of the Currency degli Stati Uniti.

Come recentemente riportato dalla CNBC, Robinhood ha deciso volontariamente di ritirare la sua domanda a causa delle numerose sfide normativa che la società si sarebbe trovata ad affrontare prima di poter ricevere la licenza.

"Robinhood continuerà a concentrarsi su una crescente partecipazione al sistema finanziario, sfidando il settore per offrire servizi migliori per tutti", ha commentato un portavoce della compagnia.

La richiesta di una licenza bancaria è avvenuta nel corso del mese di aprile e rappresentava un primo passo per poter cominciare ad offrire prodotti e servizi finanziari tradizionali, come depositi di risparmio.

Controllo normativo e ultimi sviluppi

Robinhood è stata soggetta a diversi controlli normativi dopo aver cambiato la denominazione del proprio servizio in "cash management" e rimosso i riferimenti alla protezione dei depositi. Per queste ragioni, alcuni politici americani avrebbero quindi accusato la società di non offrire piena trasparenza agli oltre 850.000 consumatori.

Recentemente LinkedIn ha pubblicato una classifica delle “50 migliori startup statunitensi per le quali lavorare.” Robinhood si è aggiudicata la settima posizione dopo aver ricevuto l'approvazione normativa dalla Financial Conduct Authority britannica e raccolto 323 milioni di dollari in un round di finanziamenti svoltosi nel mese di agosto.

Licenze bancarie per aziende operanti nel settore delle criptovalute

Sygnum, banca crypto con sede in Svizzera, che ha ottenuto una licenza bancaria dall’Autorità federale svizzera di vigilanza sui mercati finanziari ad agosto 2019, ha ricevuto il via libera per offrire servizi bancari a Singapore sotto forma di una "capital markets services license" rilasciata dall'Autorità Monetaria di Singapore, la banca centrale della città-Stato asiatica.

Nel mese di aprile San Juan Mercantile Exchange (SJMX), piattaforma di trading di criptovalute con sede a Puerto Rico, ha avviato operazioni bancarie per clienti istituzionali.