Secondo quanto riportato il 15 marzo dal giornale locale Rambler, Earth Hour, un movimento nato spontaneamente all'interno del World Wildlife Fund con l'obbiettivo di attirare l'attenzione sul consumo energetico spegnendo per un'ora all'anno tutti i dispositivi elettrici, sarà  quest'anno celebrato  anche dai miner russi sotto forma di "Crypto Hour".

Per ricordare alla comunità cripto la necessità di tecnologie Blockchain più ecologiche, i miner russi hanno chiesto a quelli di tutto il mondo di spegnere le loro attrezzature il 24 marzo, dalle 20:30 alle 21:30 (ora locale).

La campagna Crypto Hour è guidata da Peter Dvoryankin, fondatore della rete di investitori internazionali CryptoLife ed esperto di sviluppo fintech del consiglio della Duma di Stato russa. Dvoryankin ha dichiarato che l'obiettivo della campagna è di creare mappe "di mining ecologico", che evidenzieranno i luoghi più ecologici per il mining di criptovalute a causa della loro vicinanza a fonti di energia rinnovabile.

Dvoryankin ha aggiunto che la campagna serve a spronare "la creazione di sistemi per utilizzare il calore generato nel processo di mining e sviluppare tecnologie distributed-ledger meno dannose per l'ambiente".

Rambler fa notare che la rete Bitcoin (BTC) utilizza già più di 50 TWh di energia all'anno, aggiungendo che se l'utilizzo dovesse continuare a crescere ai ritmi attuali, entro il 2020 il mining di BTC arriverà ad utilizzare la stessa quantità di elettricità usata dal resto del mondo messo insieme.

A febbraio è stato già segnalato che nel 2018 il mining di criptovalute in Islanda utilizzerà più energia di tutte le abitazioni del paese.

Il sito web russo di Earth Hour fa vedere che oltre 50.000 persone hanno già promesso online di aderire al blackout, il cui motto è "Vote for Nature", e Rambler sostiene che il numero di russi che avrebbero intenzione di partecipare sia superiore a 30 milioni. Il sito Web consente inoltre ai partecipanti di votare per proteggere le riserve naturali, utilizzando energia pulita e riciclaggio, e i voti saranno poi inviati al presidente russo.

Il problema dell'eccesso di energia prodotto dal mining è stato risolto in modo innovativo da una startup Blockchain ceca che prevede di utilizzare questo surplus per riscaldare alcune serre dove si coltivano prodotti vegetali.

Tuttavia, in Europa è stata anche bloccata un'iniziativa di mining basata su energia pulita: a febbraio una delle maggiori società di servizi energetici europee si è rifiutata di vendere energia rinnovabile alla compagnia di mining Envion.