La Banca di Russia, l’istituto finanziario centrale del Paese, avrebbe iniziato a testare stablecoin ancorate ad asset reali all'interno di un sandbox normativo. Elvira Nabiullina, governatrice della Banca di Russia, ha dichiarato che queste stablecoin non fungeranno da metodo di pagamento né sostituiranno il denaro contante.

La Banca di Russia sta infatti passando al vaglio gli usi potenziali delle stablecoin, ossia di criptovalute ancorate a un altro asset di modo da prevenire la volatilità caratteristica dei mercati crypto. A tal proposito Nabiullina ha affermato: 

“Stiamo testando le stablecoin in un nostro 'sandbox' normativo. Vediamo che le società desiderano emettere token ancorati a determinati asset reali. Nel nostro sandbox normativo stiamo imparando quali sono gli usi potenziali delle stablecoin, le quali tuttavia non intendono fungere da mezzi di pagamento o diventare un surrogato del denaro contante”.

Banca di Russia e CBDC

La Banca centrale russa continua inoltre a esplorare la possibilità di emettere una propria valuta digitale centrale (CBDC): il rublo digitale. In tal senso Nabiullina ha precisato che il suo istituto finanziario desidera in primo luogo comprendere i potenziali benefici delle CBDC sulla base dell’esperienza di altre nazioni. 

Tuttavia, l’emissione del rublo digitale potrebbe portare ad alcune “gravi conseguenze”, come cambiamenti alla struttura finanziaria del mercato quali fughe di capitale.

I russi perdono interesse per le criptovalute

Negli ultimi due anni pare che in Russia l’interesse per le criptovalute sia calato. Tuttavia, alcune persone credono ancora nella possibilità di capitale privato che non preveda il coinvolgimento del governo. A questo proposito Nabiullina ha sottolineato: 

“Siamo contro il capitale privato. Se si ideasse qualche valuta digitale per sostituire il capitale privato, non potremmo supportarla.”

La notizia del test sulle stablecoin è in linea con i precedenti annunci rilasciati dalla Banca di Russia relativamente alla possibilità di lanciare una CBDC propria nel giugno del 2019. Tuttavia, l’istituto finanziario non ha attuato iniziative simili né prevede di farlo nel prossimo futuro. 

Nel frattempo la Francia ha reso nota la sua intenzione di diventare la prima nazione ad avviare il progetto pilota di un euro digitale. Il 4 dicembre François Villeroy de Galhau, il governatore della Banca di Francia, ha annunciato che desidera testare il progetto dell’euro digitale entro la fine del primo trimestre del 2020.