I procuratori che si occupano del processo penale contro Sam Bankman-Fried, ex CEO di FTX, hanno chiesto del tempo supplementare per valutare le implicazioni legali dell'utilizzo di una rete privata virtuale (VPN).
In un documento depositato il 13 Febbraio presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York, il Procuratore Damian Williams ha dichiarato che il Dipartimento di Giustizia ha scoperto che Bankman-Fried ha avuto accesso a Internet il 29 Gennaio e il 12 Febbraio — la seconda data è quella del Super Bowl LVII.
Secondo Williams, il governo ritiene che l'uso di una VPN "sollevi numerose preoccupazioni", riportando esempi di utenti con sede negli Stati Uniti che accedono ad alcuni crypto exchange internazionali e oscurano i dati dei siti web che Bankman-Fried potrebbe visitare.
"Una VPN permette di trasferire dati senza essere scoperti attraverso una connessione sicura e criptata [e] rappresenta il metodo più sicuro e nascosto per accedere al dark web", si legge nel documento. "La difesa sostiene che l'imputato non stava usando una VPN per scopi impropri e ha dichiarato di voler discutere della questione con il governo".
Secondo Mark Cohen dello studio legale Cohen & Gresser — che rappresenta SBF nel procedimento penale — l'ex CEO di FTX ha utilizzato la VPN per guardare eventi sportivi, tra cui il Super Bowl. Inoltre, ha aggiunto che fino a quando la questione non sarà risolta dagli avvocati, Bankman-Fried non utilizzerà più una VPN.
"Il 29 gennaio 2023 ha guardato le partite del campionato AFC e NFC e il 12 febbraio ha guardato il Super Bowl. L'uso di una VPN in questo caso non implica nessuna delle preoccupazioni sollevate dal governo nella sua lettera".
FINALE: i @Chiefs sono campioni AFC! #CINvsKC #NFLPlayoffs pic.twitter.com/YcN400duMM
— NFL (@NFL) January 30, 2023
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Il documento del tribunale riportava che il team legale di Bankman-Fried stava discutendo se l'uso di una VPN da parte dell'ex CEO di FTX potesse essere incluso tra le condizioni della sua cauzione. Dopo l'arresto di SBF, i procuratori hanno chiesto al tribunale di limitare l'uso di alcune app di messaggistica da parte di Bankman-Fried e di astenersi dal contattare gli attuali o ex dipendenti di FTX e Alameda Research.
Sia gli avvocati di Bankman-Fried che i procuratori degli Stati Uniti hanno chiesto fino al 17 Febbraio per discutere l'impatto che l'uso di una VPN da parte di SBF potrebbe avere sulle sue condizioni di libertà vigilata.
L'inizio del processo penale di Bankman-Fried è previsto per Ottobre, dove dovrà affrontare otto capi d'accusa relativi a frode telematica e violazione delle leggi sul finanziamento delle campagne elettorali. Il 13 Febbraio un giudice ha stabilito che le cause civili che SBF deve affrontare nei confronti della U.S. Securities and Exchange Commission e della Commodity Futures Trading Commission, aspetteranno la conclusione del processo penale.
Aggiornamento (14 Febbraio, ore 19:25 UTC): Un giudice ha ordinato che Sam Bankman-Fried non utilizzi una VPN come condizione per la sua cauzione, e ha fissato un'udienza per la presentazione delle argomentazioni il 16 Febbraio.