Mentre il prezzo di Bitcoin (BTC) continua ad aumentare ben oltre il precedente muro dei 20.000$, i fondamentali del network dipingono un quadro ben diverso rispetto alla bull run del 2017.

A fine 2017, quando sfiorò l'allora massimo storico di quasi 20.000$, il prezzo di Bitcoin era aumentato del 2.000% rispetto a inizio anno. Nel corso del 2020 il valore della criptovalute è aumentato in maniera altrettanto significativa, sfiorando nelle scorse ore un picco di 23.500$.

Comparando la bull run del 2017 con quella del 2020, si potrebbe pensare che dicembre rappresenti un mese speciale per Bitcoin. Ma si tratta di una semplice coincidenza, e in realtà i due rally risultano molto diversi dal punto di vista dell'adozione e della domanda istituzionale.

Costo delle transazioni 90% inferiore rispetto al 2017

Innanzitutto, l'attuale bull run di Bitcoin è decisamente più sana dal punto di vista dei costi delle transazioni. Stando ai dati di Blockchain.com, nel 2017 le entrate generate dai miner per ogni transazione erano di circa 130$, mentre attualmente si assestano sui 60$.

Anche il costo delle commissioni è significativamente inferiore. Secondo BitInfoCharts, in questo momento la fee media sul network di Bitcoin è di circa 5$ rispetto ai 50$ del 2017.

Il contrasto è ancora più evidente se si considerano le transaction fee complessive, scese dai circa 1.500 BTC del 21 dicembre 2017 ai soli 70 BTC del 14 dicembre 2020.

Costo complessivo delle commissioni
Costo complessivo delle commissioni. Fonte: Blockchain.com

Anche alcuni media mainstream hanno evidenziato il costo sorprendentemente basso delle transazioni di Bitcoin. In data 13 dicembre, Finance Magnates ha riportato come un utente anonimo abbia pagato appena 12$ per trasferire 32.253 BTC, cifra allora equivalente a quasi 630 milioni di dollari.

Hash rate aumentato di dieci volte

Il rally di Bitcoin del 2020 è diverso anche dal punta di vista dell'hash rate, uno dei parametri fondamentali della criptovaluta, che indica la potenza di calcolo e la sicurezza complessiva del network.

Secondo i dati di Blockchain.com, l'hash rate di Bitcoin è cresciuto costantemente nel tempo, passando dai 14.000.000 TH/s di dicembre 2017 ai 130.000.000 TH/s di questo mese.

Grafico dell'hash rate di Bitcoin
Grafico dell'hash rate di Bitcoin. Fonte: Blockchain.com

L'hash rate di Bitcoin è aumentato soprattutto negli ultimi mesi del 2020: a novembre questo parametro è cresciuto del 40% in appena due giorni, dopo la grossa contrazione di ottobre.

Bisogna comunque sottolineare che l'aumento dell'hash rate è in parte dovuto alle macchine per il mining di nuova generazione, circa tre volte più efficienti rispetto a quelle di tre anni fa. Comunque sia, oggi il network è innegabilmente più sicuro rispetto al 2017.

Numero di transazioni confermate in crescita

Il numero di transazioni confermate quotidianamente aumenta di anno in anno. Nonostante l'attuale costo delle commissioni sia parecchio inferiore rispetto al 2017, il network di Bitcoin elabora più transazioni di tre anni fa.

In particolare, il 14 dicembre 2020 la rete ha elaborato 320.000 transazioni, mentre a metà dicembre 2017 soltanto 280.000. Il numero massimo di transazioni confermate è stato registrato a maggio 2019, quando il prezzo di BTC aveva iniziato a riprendersi dal suo crollo a circa 3.000$.

Transazioni confermate quotidianamente sul network di Bitcoin
Transazioni confermate quotidianamente sul network di Bitcoin. Fonte: Blockchain.com

Nel 2017 vi erano molte più transazioni non confermate

Anche il numero di transazioni non confermate sul network di Bitcoin evidenzia come questa bull run sia molto più salutare rispetto al 2017.

A metà dicembre 2017, nella mempool di Bitcoin erano presenti circa 120.000 transazioni non confermate. Stando agli ultimi dati di Blockchain.com, il 16 dicembre sul network vi erano soltanto 68 transazioni in attesa di conferma.