Lo Utah potrebbe essere il primo Stato americano a istituire una riserva Bitcoin, grazie a un calendario legislativo più breve e al “momentum politico”.
C'è una “ottima possibilità” che lo Utah sia il primo perché ha solo 45 giorni per decidere, ha dichiarato Dennis Porter, CEO di Satoshi Action Fund, in una recente intervista con la Senatrice statunitense Cynthia Lummis, condivisa su X il 2 febbraio.
“O la va o la spacca in 45 giorni. Nessun altro ha un calendario più veloce, e nessun altro ha più slancio politico e forza di volontà per portarlo a termine”, ha dichiarato Porter nell'intervista del 21 gennaio.
Il 28 gennaio, una delle commissioni parlamentari dello Utah ha votato 8-1 a favore di un disegno di legge che consentirebbe allo Stato di investire una parte dei fondi pubblici in Bitcoin (BTC), in altre criptovalute con un market cap superiore a 500 miliardi di dollari e in stablecoin autorizzate.
Fonte: Dennis Porter
Ogni singola proposta di legge approvata dalla House Economic Development Committee dello Utah negli ultimi anni è stata infine approvata come legge, ha dichiarato Porter.
“Crediamo fermamente che lo Utah sarà il primo Stato a introdurre questa legislazione”.
L'Arizona è l'unico altro Stato che ha superato questa fase dell'iter legislativo, mentre Illinois, Ohio, Massachusetts, New Hampshire, North Dakota, Oklahoma, Pennsylvania, Texas e Wyoming hanno presentato proposte di legge per istituire una riserva di Bitcoin.
I funzionari statali di Alabama, Florida, Kentucky e South Dakota hanno appoggiato pubblicamente la creazione di una riserva in Bitcoin, ma in questi Stati non è stata ancora presentata alcuna proposta di legge.
Nell'intervista del 21 gennaio, Lummis ha sottolineato che si stanno facendo progressi sulla proposta della riserva Bitcoin a livello federale, precisando che avrebbe bisogno di almeno 60 voti per ricevere un sostegno bipartisan al Senato.
“Stiamo ottenendo buoni risultati. Non siamo ancora a quel punto, ma stiamo ottenendo buoni risultati”.
La proposta di legge della Lummis prevede che gli Stati Uniti acquisiscano 1 milione di Bitcoin o il 5% dell'offerta totale nei prossimi cinque anni.
Gli Stati Uniti potrebbero utilizzare i 198.100 Bitcoin ottenuti dal sequestro degli asset, mentre i restanti 801.900 Bitcoin potrebbero essere finanziati attraverso le Emergency Support Functions, la vendita di una parte delle riserve d'oro da 455 miliardi di dollari per Bitcoin, o una combinazione di entrambi.
L'asset manager VanEck ha stimato che gli Stati Uniti potrebbero ridurre il loro debito nazionale del 35% entro il 2049 se il prezzo di Bitcoin aumentasse a un tasso di crescita annuale composto del 25%, a fronte di un aumento del debito nazionale del 5% CAGR.