Il numero di casi di coronavirus continua ad aumentare, e alcuni truffatori senza scrupoli stanno sfruttando questa situazione per generare profitti.

Stando ad un resoconto pubblicato dalla società di sicurezza informatica Sophos, alcuni criminali fingono di essere rappresentanti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per rubare donazioni in Bitcoin (BTC).

Finte donazioni in BTC al Solidarity Response Fund dell'OMS

Chester Wisniewski, esperto di sicurezza informatica presso Sophos, ha segnalato la distribuzione di e-mail fraudolente che invitano gli utenti a donare criptovalute al Solidarity Response Fund, effettivamente lanciato in data 13 marzo dall'OMS per aiutare nella lotta al COVID-19.

L'OMS ha istituito il nuovo fondo per donazioni, lanciato grazie al supporto dei colossi della tecnologia Facebook e Google, in collaborazione con le Nazioni Unite. L'OMS invita gli utenti a donare tramite il sito web ufficiale dedicato all'iniziativa.

Le e-mail fraudolente segnalata da Wisniewski non fanno tuttavia alcun riferimento al sito web, ma al contrario i truffatori chiedono al potenziale donatore di inviare Bitcoin direttamente all'indirizzo presente all'interno del messaggio. Gli impostori utilizzano anche un finto indirizzo e-mail (donate@who.int) per rendere più credibile la propria truffa.

Fortunatamente pare che nessuno si sia fatto ingannare, in quanto entrambi gli indirizzi Bitcoin presenti all'interno della mail sono vuoti.

Screenshot della e-mail fraudolenta che richiede donazioni in Bitcoin per conto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

Screenshot della e-mail fraudolenta che richiede donazioni in Bitcoin per conto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Fonte: Twitter

Coronavirus, truffe e criptovalute

Alcuni governi hanno persino messo in guardia la popolazione in merito a questa tipologia di truffa con criptovalute. In data 11 marzo, la Financial Conduct Authority del Regno Unito ha pubblicato un avviso ufficiale:

"Fate attenzione alle truffe legate al coronavirus (COVID-19). Queste truffe assumono molte forme: potrebbero riguardare polizze assicurative, trasferimenti di pensioni o opportunità di investimento ad alto rendimento, compresi investimenti in asset crittografici."

Pare inoltre che si stia diffondendo in rete un ransomware a tema coronavirus, conosciuto con il nome di CovidLock. Questo software malevolo infetta e blocca i dispositivi degli utenti, richiedendo poi un pagamento di 100$ in Bitcoin per ottenere la password di sblocco.