Continua la causa legale in corso tra Ripple Labs e la Securities and Exchange Commission statunitense, o SEC. Di recente, l’ente normativo ha segnalato che i possessori di token XRP stanno prendendo di mira i suoi membri sui social media con presunte false dichiarazioni.
In una mozione presentata giovedì al giudice Sarah Netburn del Southern District of New York, la SEC ha richiesto una conferenza per discutere l’annullamento di una mozione di Ripple che porterebbe a testimoniare un ex direttore della divisione di finanza aziendale dell’organizzazione, William Hinman. La SEC sostiene che la mozione di Ripple, se concessa, creerebbe un precedente che consentirebbe alla compagnia “una miriade di richieste per la testimonianza di alti funzionari governativi,” interferendo con le operazioni del governo statunitense.
“Permettere agli imputati [Ripple] di interrogare il direttore Hinman risulterà probabilmente in molteplici mandati di comparizione per Hinman da parte di molte altre persone secondo cui avrebbe violato le disposizioni in materia di registrazione delle leggi sulle security durante il suo incarico presso la SEC,” spiega la mozione. “Questo risultato non solo creerà oneri significativi per il direttore Hinman, ma renderà altri individui qualificati restii a occupare ruoli importanti nella SEC per paura di essere coinvolti in controversie per anni dopo i loro mandati.”
Tuttavia, uno dei punti nella mozione della SEC contro la richiesta di testimonianza di Hinman avanzata da Ripple indica che i sostenitori del token XRP, anche noti come XRP Army, starebbero usando i social media “per diffondere dichiarazioni false e negative sui membri della leadership della SEC,” incluso l’ex direttore. La commissione ha affermato che la testimonianza abbinata all’attenzione sui social media potrebbe dissuadere diversi individui dal ricoprire posizioni nell’amministrazione pubblica.
La SEC ha intentato una causa contro Ripple a dicembre, accusando la società, il CEO Brad Garlinghouse e il co-fondatore Chris Larsen di aver realizzato “un’offerta di security non registrate ancora in corso” attraverso le vendite del token XRP. In seguito all’annuncio della commissione, diversi exchange di criptovalute hanno sospeso il trading di XRP o delistato completamente il token. Inoltre, a marzo Garlinghouse ha rivelato che Ripple ha accettato di interrompere la partnership con il servizio di trasferimento di denaro globale MoneyGram.
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In risposta all’azione legale della SEC, Ripple ha affermato che XRP è più simile a Bitcoin (BTC) o Ether (ETH), asset che l’ente normativo ha classificato come commodity invece di security. Inoltre, diversi membri dello XRP Army hanno iniziato a concentrare gran parte della propria attività online sul caso della SEC con Ripple, menzionando nello specifico Hinman.
Tra le idee diffuse sui social media dai possessori di token XRP sulla leadership della SEC figurano teorie secondo cui i membri della commissione stanno lavorando per rendere l’economia cinese più grande di quella statunitense, richieste di indagini sull’ex presidente Jay Clayton e Hinman, e l’occasionale paragone di uno o più membri a rettiliani:
So it is our friend Hinman! I can’t imagine what they may want to discuss. pic.twitter.com/2hmiId75zM
— Jungle Inc (@jungleincxrp) June 25, 2021
I membri dello XRP Army hanno anche lanciato una campagna online per convincere gli exchange a quotare nuovamente il token dopo la causa della SEC. Ad aprile, il prezzo di XRP ha raggiunto un massimo annuale di 1,78$ ed è rimasto sopra il livello di 1,00$ per un mese. Al momento della stesura, XRP si trova a 0,59$, dopo un crollo di oltre il 40% negli ultimi 30 giorni.