La battaglia legale tra la Securities Exchange Commission degli Stati Uniti (SEC) e la società di pagamenti blockchain Ripple continua: il regolatore ora richiede un ulteriore accesso alle comunicazioni interne di Ripple.

Lunedì, la SEC ha presentato una mozione al Southern District of New York, richiedendo al giudice Sarah Netbrun di ordinare a Ripple di produrre e presentare i messaggi dei suoi dipendenti sulla piattaforma di comunicazione aziendale Slack, ha annunciato su Twitter l’avvocato dei dirigenti di Ripple, James Filan.

La mozione indica che la precedente produzione di messaggi su Slack di Ripple alla SEC era incompleta: la società ha successivamente ammesso che il motivo era dovuto a un “errore di elaborazione dei dati” dopo aver “sostenuto ripetutamente che la produzione di messaggi era completa.” La SEC crede che Ripple abbia raccolto solo una piccola porzione dei propri messaggi su Slack, e che “un’enorme quantità” di dati non sia stata raccolta o cercata.

L’errore sui dati e il rifiuto di produrre gran parte dei documenti da parte di Ripple è già stato fortemente pregiudizievole per la SEC. Tra le altre cose, la SEC ha fatto deporre 11 testimoni di Ripple che hanno usato registri incompleti delle proprie comunicazioni,” ha aggiunto la mozione.

Secondo la SEC, i documenti mancanti includono oltre 1 milione di messaggi che rappresentano “terabyte di dati” ed eclissano la grande produzione di email di Ripple, confermando la testimonianza che i dipendenti di Ripple comunicavano su Slack almeno con la stessa frequenza delle email. L’autorità ha evidenziato che i precedenti messaggi su Slack presentati da Ripple “hanno fornito informazioni estremamente importanti” che non facevano parte di email o altri documenti forniti dalla società.

In seguito, Ripple ha presentato una richiesta con l’obiettivo di prorogare la scadenza per rispondere alla mozione della SEC in merito alle comunicazioni su Slack da giovedì 12 agosto a lunedì 16 agosto.

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Jeremy Hogan, un avvocato noto nella comunità di XRP, ha suggerito che la recente mozione della SEC è l’ennesimo tentativo di dimostrare che XRP andrebbe trattato come una security e di conseguenza rientrerebbe nella sfera di competenza della commissione. “Sta attaccando dal fianco e affermando che Ripple ha promosso e trattato XRP come una security, quindi lo è. La SEC ha avuto qualche successo con questa argomentazione in passato e ha senso come strategia dato che in qualsiasi senso sostanziale XRP NON è simile a una security,” ha spiegato Hogan.

Settimana scorsa, il presidente della SEC, Gary Gensler, ha richiesto maggiori regolamentazioni per adottare norme volte agli exchange di criptovalute decentralizzati. In risposta, l’ex presidente della Commodity Futures Trading Commission, Christopher Giancarlo, ha affermato che la regolamentazione crypto non rientra nella giurisdizione della SEC, in quanto le criptovalute sono commodity.