Regolamentazioni meno stringenti per i miner "green"?

Dopo il recente giro di vite sui miner di criptovalute a seguito delle intenzioni del governo cinese di perseguire una politica di carbon neutrality, nella provincia sudoccidentale della Cina le cose sembrano andare un po’ diversamente.

L'Ufficio per la regolamentazione dell'energia del Sichuan ha organizzato un simposio sull'argomento: la provincia infatti registra una forte concentrazione di miner grazie all'energia a basso costo generata da un sistema idroelettrico avanzato. Il simposio non è riuscito a raggiungere una risoluzione, facendo ipotizzare però che l’energia verde della provincia porterà a una regolamentazione molto più positiva.

Zhang Nangeng, CEO del produttore di dispositivi per il mining Canaan, ha contribuito a dare credito a questa idea, chiedendo alla Cina di concedere dei lasciapassare ai miner che utilizzino energia verde:

“I miner che operano a scopo di lucro preferiscono rifornirsi in regioni in cui l’energia è disponibile a un prezzo più basso, fattore che comporta un eccesso di offerta e probabilmente anche sprechi energetici. Allo stesso tempo, i miner di Bitcoin contribuiscono alla creazione di posti di lavoro nelle regioni povere e alle entrate fiscali".

È improbabile che la Cina continuerà a consentire ai miner di sfruttare l'elettricità creata tramite la combustione del carbone, come avviene in alcune regioni come la Mongolia interna, ma per la provincia del Sichuan diversi sono gli argomenti a favore della sua redditizia industria di mining.

Uniswap messo in cattiva luce sulla TV nazionale

Il 2 giugno, il canale televisivo nazionale CCTV-13 ha riportato la notizia di una recente frode basata su valute digitali. Il servizio ha descritto come la valuta virtuale TRTC sia stata quotata su Uniswap, prima di vedere rimossa tutta la sua liquidità. Alla trasmissione ha preso parte anche l'auditor di smart contract Slowmist, per dare un quadro più completo di come si sia svolta la frode.

Nel caso di TRTC, sono stati rimossi dalle pool 59 ETH, per un valore di circa 100.000$. CCTV-13 ha concluso il servizio mettendo in guardia il pubblico sul rischio di frodi finanziarie che possono avvenire su piattaforme crypto come Uniswap. Su Twitter, il fondatore di Uniswap Hayden Adams ha erroneamente rilasciato un commento su tale evento, pensando che si trattasse di pubblicità positiva. Non sembra che Adams si sia dedicato molto alla pratica del mandarino, diversamente dagli altri pionieri di Ethereum come Vitalik Buterin e Gavin Wood, che hanno entrambi una buona conoscenza della lingua.

CZ prende le distanze da Binance Smart Chain

In un'intervista in lingua cinese rilasciata il 29 maggio, il fondatore di Binance Changpeng "CZ" Zhao ha preso ulteriormente le distanze da Binance Smart Chain, dichiarando di non avere alcun controllo sul network e di non essere responsabile della sua creazione. BSC è stato un progetto della comunità, stando alle affermazioni schive di CZ, il quale raramente comunica con il team che c’è dietro ai vari progetti.

Binance e gli altri exchange cinesi concorrenti potrebbero ripensare al proprio posizionamento dopo i numerosi hack ed exploit che si sono verificati sulle varie "smart chain", le quali offrono ulteriore utilità ai token degli exchange e ai loro utenti.

Blockchain, non Bitcoin

Nonostante il contesto normativo sempre più rigido, la Cina non ha rinunciato alla sua policy pro-tecnologia. Il 31 maggio sono stati rilasciati nuovi standard per i tecnici della tecnologia blockchain da parte del Ministero delle Risorse Umane e della Previdenza Sociale e dal Ministero dell'Industria e delle Tecnologie dell'Informazione. I requisiti introdotti dal governo stabiliscono nel dettaglio quali capacità e competenze di base sono necessarie per poter lavorare nel settore.

Pechino si avvia al lancio dello yuan digitale

Pechino sta per lanciare una nuova lotteria dedicata allo yuan digitale, mentre continua a fare pressione per il rilascio della sua Central Bank Digital Currency. L’organo di supervisione e amministrazione finanziaria locale di Pechino ha annunciato il 2 giugno che il governo distribuirà la valuta gratuitamente ai cittadini che ne faranno richiesta prima del 7 giugno.

Nella stessa settimana, l'ex direttore della Banca popolare cinese Yao Qian ha dichiarato che lo yuan digitale non ha il fine di diventare uno strumento di sorveglianza: in realtà la tecnologia è stata inizialmente sviluppata per contrastare l’ampio controllo detenuto dal settore privato sui pagamenti. Il mondo occidentale potrebbe guardare con scetticismo a queste dichiarazioni, ma la necessità di riequilibrare il settore privato è sicuramente plausibile, visto il dominio a livello nazionale di Alipay e WeChat Pay.