I leader del settore crypto si domandano se Mark Zuckerberg debba o meno guidare Facebook nel metaverso.

Jenny Ta, Chief Operating Officer (COO) di Hodl Asset (piattaforma di token non fungibili), afferma che Zuckerberg dovrebbe rinunciare al suo ruolo di CEO per evitare cause legali e proteggere l'immagine della società. Al contrario Yat Su, co-fondatore e presidente dell'azienda di giochi su blockchain Animoca Brands, ritiene che Zuck sia una "forza della natura", in grado di rendere la visione di Meta una realtà, sperando tuttavia che abbracci un modello decentralizzato.

I commenti giungono alla luce del recente rebrand di Facebook in Meta, con cui l'azienda mira a fornire una piattaforma su cui i creatori di contenuti possono dare vita a nuovi business totalmente virtuali. Lancerà anche una linea di hardware per la realtà virtuale, denominata "Reality Labs."

Il metaverso di Zuck

Ta ha riferito a Cointelegraph che, a causa dello scrutinio normativo rivolto al CEO sul data mining di Facebook, sulla privacy e sulle politiche dei contenuti, sarebbe meglio se si dimettesse fornendo a Meta un nuovo inizio. Ha successivamente fornito delle curiose analogie tra Bill Gates e Microsoft durante i primi anni 2000:

"Bill Gates, quando era ancora il CEO di Microsoft, era un monopolista. Così il governo lo ha perseguito duramente, una causa dopo l'altra. Finché, un giorno, ha detto 'Basta. Per salvare l'azienda, devo dimettermi.' E indovinate un po'? Ha funzionato."

Ta ha suggerito che figure come Zuckerberg, Gates e Jeff Bezos in realtà non vorrebbero mai "lasciare il trono," ma sono costretti a farlo per "proteggere la loro ricchezza" e riparare l'immagine della loro azienda, se necessario:

"La ricchezza di Mark Zuckerberg è Facebook, non il metaverso. Il metaverso non gli ha ancora dimostrato nulla. [...] Affinché Meta possa avere un nuovo inizio, dovrebbe dimettersi e nominare un nuovo CEO a capo dell'azienda."

Al contrario, malgrado non sia un fan del metaverso di Facebook, Siu crede che Zuckerberg dovrebbe rimanere al timone. Siu ha descritto il CEO come una "forza della natura", più concentrato a lanciare i suoi progetti che a ricevere un compenso monetario in questa fase:

"È ironico. Penso che Meta abbia bisogno di Mark Zuckerberg per realizzare quella visione, in quanto si tratta di un'organizzazione guidata dal fondatore, giusto? Dite quello che volete su Mark ma lui è brillante. È una delle persone più intelligenti del mondo. Guiderà l'organizzazione come una missione".

Tuttavia, Siu si chiede se l'organizzazione sarà "in grado di andare alla velocità che vuole Mark ed ottenere ciò che cerca", aggiungendo che Zuckerberg dovrebbe riconsiderare il suo attuale modello di business centralizzato se vuole davvero creare un metaverso "aperto" e di successo:

"Credo che Facebook stia affrontando un dilemma dell'innovatore che potrebbe contrastare con ciò che Mark vorrebbe fare".

Adozione mainstream

Parlando più in generale, Ta ha paragonato lo stato attuale del metaverso all'adozione iniziale dei messaggi di testo quando le telefonate erano lo standard. Ta ha proposto l'esempio di sua madre che all'inizio non vedeva il motivo di usare tale tecnologia, ma cinque o dieci anni dopo era uno dei suoi principali metodi di comunicazione:

“Il cinque per cento del mondo che sa veramente cos'è il metaverso è paragonabile a chi usava per primo i messaggi di testo 20 anni fa."

Siu pensa che "l'adozione di massa" sia alle porte, poiché la tematica si è evoluta da un argomento di nicchia a qualcosa che sta raggiungendo un pubblico mainstream:

"Ha raggiunto quel punto in cui ogni interazione diventa esponenziale, poiché non si tratta più di una persona che parla con una persona che ne introduce un'altra. Sono in migliaia ad essere introdotte nel settore. Ora dovremo discutere di come passare da decine di milioni a centinaia di milioni."